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Gianluca Sirci: “diventare campione del mondo vuol dire realizzare il sogno”.

A un giorno dalla gara di scacchipugilato valida per l’eliminatoria al titolo mondiale dei pesi massimi, prima che Gianluca Sirci partisse per Berlino, abbiamo raccolto quest’intervista. All’evento berlinese vi saranno tre incontri: dei sei atleti in competizione due sono italiani. Ieri abbiamo pubblicato l’intervista a Giuseppe Grasso, oggi tocca al pioniere del chessboxing in Italia: Gianluca Sirci.

Gianluca Sirci a Milano. Foto di Marco Salami.

Gianluca Sirci a Milano. Foto di Marco Salami.

 

Ciao Gianluca, come ti senti prima di questo incontro e quali sono le tue emozioni?
Mi sento carico e con tanta voglia di vincere. Voglio guadagnarmi la finale mondiale per cercare, per la seconda volta, di vincere il titolo.

 

Cosa sai del tuo avversario?
Molto poco in verità visto che è nuovo nello scacchipugilato. Si chiama Marat Shakmanov, è russo ha 39 anni, tre in meno di me. Proviene dalla boxe ed é la persona piü attiva tra coloro che hanno costituito il movimento di scacchipugilato a Mosca. É un abile istruttore di pugilato, avendo insegnato in diversi paesi europei tra cui Spagna e Polonia oltre che in Russia.

 

C’è stato un cambio di avversario nel corso della tua preparazione, questo ti ha infastidito?
Il cambio è arrivato poco dopo che io stesso avevo saputo che avrei gareggiato a Berlino, quindi non ha cambiato nulla nella preparazione. Sî, avrei dovuto gareggiare con un chessboxer statunitense, ma poi ha declinato la possibilità di venire in Europa in questa occasione e lo ha rimpiazzato il russo. Non mi importa chi avrò davanti, io comunque devo vincere questo incontro per disputare la finale mondiale. Forse comunque l’avversario che affronto domani sera è un po’ meno pericoloso dell’americano. Detto questo … stiamo parlando di un incontro dei pesi massimi dove un colpo solo potrebbe cambiare tutto l’incontro e, tra l’altro non è chiaro chi tra il russo e l’americano sia un migliore scacchista.

 

Come ti sei preparato per questo match? com’é l’allenamento di un chessboxer?

Marat Shakmanov oggi a Berlino.

Marat Shakmanov oggi a Berlino.

Rispetto ad altre volte mi sono trovato abbastanza in forma, avendo combattuto recentemente di pugilato nel sud Italia e poi a Brighton in Inghilterra. Poi, proprio il 22 novembre avrei dovuto combattere a Sofia, in Bulgaria ma non appena mi è stata offerta di disputare l’eliminatoria per il titolo mondiale di scacchipugilato la mia scelta non ha potuto che essere quella di andare a Berlino. Sfortunatamente ho trascurato un po’ la preparazione scacchistica ma, comunque, ho raggiunto un livello di scacchi che forse è all’apice della mia carriera scacchistica visto che nell’ultimo hanno ho avuto diverse opportunità di giocare ed imparare da giocatori più forti di me.

Ho fatto diverse sessioni di sparring, anche se non ho pugili professionisti del mio peso con cui allenarmi. Vi sono stati comunque dei dilettanti di un certo perso che hanno fatto sparring con me e, confrontarsi con un dilettante va benissimo perché sono abituati a combattere riprese molto intense, proprio come capita nello scacchipugilato.

 

Come mai hai preferito lo scacchipugilato piuttosto che andare in Bulgaria per il pugilato?
Sia perché, come detto, voglio avere l’occasione di vincere il titolo mondiale ma soprattutto perché un evento di scacchipugilato è uno spettacolo fantastico sia come spettare ma lo è anche il viverlo come atleta. Vi saranno più di 1000 persone che vedranno l’incontro alla Columbiahalle a Berlino e si divertiranno tantissimo e noi sul ring sentiamo questa loro partecipazione e siamo lieti di poter offrire questo divertimento.

 

Quali saranno le strategie che potrai applicare in questa gara?
Purtroppo in questo caso, non conoscendo l’avversario è difficile dirlo. Dovrò sicuramente essere solido negli scacchi ma, comunque, cercare di portargli pressione sulla scacchiera. Proprio ieri sera ho saputo che nel sorteggio dei colori mi è stato assegnato il bianco e questo dovrebbe aiutarmi nel mio compito. Nella boxe invece studierò il mio avversario dopo il primo round di scacchi e vedrò come reagisce. Forse il problema più grande che potrei dover fronteggiare è il tempo sull’orologio: ho visto su internet che il mio avversario è in grado di giocare molto rapidamente; non so comunque come reagirà in un incontro ufficiale e dove la posta in palio è molto alta.

 

Chi ci sarà al tuo angolo a Berlino?
Purtroppo Gianni Burli, che è stato al mio angolo nello scacchipugilato dal 2008, in questa occasione non viene. Quindi vi sarà sicuramente Volfango Rizzi, dirigente della FISP, e poi ci sarà un allenatore di pugilato che sceglierò domani tra due possibili.

 

Cosa significa per te poter disputare un’altra finale mondiale?

Il coronamento di un sogno. Il chessboxing è il mio sport preferito e aver la possibilità di diventare campione del mondo dello sport che più ti appassiona vuol dire realizzare il sogno di una vita. Sono stato già campione europeo, quindi le mie soddisfazione me le son tolte. A 42 anni sarebbe bellissimo disputare un’altra finale.

 

Quali i tuoi pensieri sulla semi-finale mondiale che stai per affrontare? Ti consideri favorito?

No direi che siamo alla pari … ma sì, invece mi sento il favorito, per lo meno per l’esperienza che ho, rispetto a lui, nel gareggiare nel chessboxing, in aggiunta ho il bianco, ho molta esperienza come pugile e poi sono molto motivato.

 

Sito ufficiale dell’evento: http://www.chessboxing-global.com/events/

 

Intervista pre-gara: Giuseppe Grasso contro il Maestro di scacchi punta al KO.

 

Articolo sulla serata di Berlino: Sirci e Grasso: due italiani nella notte dei campioni a Berlino.

Articolo di presentazione del sito FISP: Sirci vs Shakmanov e Grasso vs Ouch: due italiani a Berlino per la scalata mondiale.

 


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