Il Cammi Calvisano é Campione d’Italia dopo essere stato sotto di 17 punti.

Il Cammi Calvisano si laurea Campione d’Italia 2013/2014 sul campo di casa del Peroni Stadium San Michele, superando in finale il Vea Femi-CZ Rugby Rovigo Delta per 26-17. Questo é il quarto scudetto vinto dalla squadra lombarda, che vinse il suo primo solo dieci stagioni fa e che, insieme al Benetton Treviso (che da quattro stagioni gioca nel campionato Pro 12) é stata quindi la squadra con più successi ottenuti nell’ultimo decennio. Quest’anno il Cammi Calvisano ha vinto anche la stagione regolare e, come ha puntualizzato il suo allenatore Gianluca Guidi al termino dell’incontro é stata anche la squadra con miglior attacco e miglior difesa del campionato e, con questa finale il Calvisano chiude con 20 vittorie consecutive in campionato.

Le celebrazioni per il IV scudetto. Foto: Fotosportit/FIR.

Una partita dell’andamento particolare: partiva molto forte il Rovigo che faceva due mete in soli sette minuti, la prima con Ragusi e la seconda con McCann, entrambe trasformate da Mirko Bergamasco; poi Rovigo ci aggiungeva anche un calcio piazzato trasformato da Basson che portava la squadra veneta sullo 0 a 17.

Da qui in poi é stato solo il Calvisano a segnare punti, con Rovigo che durante la partita sbagliava due calci piazzati, uno con Bergamasco e uno con Basson. Calvisano che in un paio di occasioni perdeva anche l’occasione di giocare la palla in attacco per indisciplina, la seconda occasione al 38º del primo tempo quando al proprio giocatore Costanzo veniva comminato un cartellino giallo per reazione e andava fuori anche Quaglio del Rovigo che era stato il primo a colpire con un pugno. Il primo tempo si concludeva sul 9-17, con Haimona che metteva a segno tre calci piazzati che mostravano che Calvisano era in partita.

Foto: Fotosportit/FIR.

All’inizio del secondo tempo, dopo 4′, il rodigino Lubian si vedeva comminare il cartellino giallo, tre minuti dopo ancora peggio: Quaglio si vedeva dare il secondo cartellino giallo e pertanto era fuori per il resto della partita. Al 10′ il Calvisano, in vantaggio di due uomini segnava la prima meta tecnica e, due minuti dopo, veniva dato un giallo a Simone Ragusi per uno spear tackle, con il Rovigo che momentaneamente giocava con tre uomini in meno. Il Rovigo si trova anche ad avere infortuni sul campo e, dopo Ngawini anche Basson deve lasciare il campo. A circa sei minuti dalla fine, Calvisano ottiene la seconda meta tecnica, entrambe trasformate da Haimona che permettevano al Calvisano di portarsi in vantaggio per 23 a 17. Un paio di minuti dopo un calcio pazzato di Paul Griffen, alla sua ultima partita da professionista in carriera, segnava gli ultimi punti della partita che fissavano il punteggio sul 26 a 17.

L’esultanza del Cammi Calvisano. Foto: Fotosportit/FIR.