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Matteo Renzi non ha conoscenze basilari che un politico dovrebbe avere. Anche i miei giovani studenti saprebbero far meglio.

Matteo Renzi, ieri 19 maggio 2013, al Salone del Libro di Torino, ha attaccato il Movimento 5 Stelle dicendo: “E’ che é ridicolo che chi ha votato il Movimento 5 Stelle, sperando che potessero cambiare le cose, si trovi oggi 150 parlamentari il cui unico obiettivo é discutere sullo scontrino, sul rendiconto, sull’indennità, sulla diaria. Ma prendetevi ‘sti soldi e governate il paese!” ricevendo un gran applauso.

I miei giovani studenti di scienze politiche, ragazzi e ragazzi di 16 e 17 anni, capirebbero l’errore insito in tale frase. Non appena ho ascoltato questa frase su Radio 24, mentre ero impegnato nel viaggio necessario per coprire la semifinale di Serie A di rugby (Valpolicella vs Pro Recco), mi sono sbalordito che un politico della sua “caratura” faccia un errore tanto basilare. Si potrebbe pertanto ipotizzare che il suo intento durante quel discorso fosse di fare demagogia e populismo, basandosi sulla disinformazione; in alternativa, potrebbe voler dire che abbiamo in Parlamento uno persona ignorante delle funzioni fondamentali dello Stato.

Non é corretto dire “governate il paese” … semplicemente perché i parlamentari del Movimento 5 Stelle non hanno funzioni di governo. Il governo é fatto dal Capo di Governo ed i i ministri (ed i vari vice-mistri e sottosegretari). I “150 parlamentari” di cui il Signor Renzi parla sono appunto parlamentari ed il loro ruolo é di legiferare e non governare. I parlamentari quindi promuovono, discutono, disegnano e votano leggi, ma non governano (e certamente i parlamentari di un partito che non ha incarichi di governo e ha scelto l’opposizione). E questo lo sanno anche i miei giovani studenti, che iniziano come principianti ma imparano nelle prime settimane del corso la differenza tra il potere legislativo, esecutivo e giudiziario e i ruoli di ciascuna branca di potere.

Volfango Rizzi

 

AGGIORNAMENTO: aggiunto il video delle dichiarazioni del Renzi e degli applausi ricevuti.

 

 


10 commenti

  1. Arlete Virginia scrive:

    Spett.le Rizzi, sono venuta a conoscenza della tua rivista sportiva grazie alla mia curiosità per lo sport e grazie ad una manifestazione sportiva di paese ove eri protagonista a Rivanazzano. Bene… Proprio di SPORT vorremmo tutti quanti noi sportivi sentir parlare! Le idee politiche di ciascun sportivo devono rimanere al di fuori di questo ambiente, che deve rimanere puro e privo di astio… Infine, se io fossi una tua studente, non gradirei il paragone con una persona dai differenti valori personali. Con ciò ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, forse bisognerebbe scegliere il luogo opportuno, avere le conoscenze opportune….magari incominciando a leggere la nostra costituzione ITALIANA e la storia di quando è stata costituita. Un direttore non si dovrebbe permettere di sbagliare, un insegnante non dovrebbe essere di cattivo esempio… Quindi mi spiace, ma questo articolo non era da pubblicare…. DISEDUCATIVO E ANTISPORTIVO

    • SPQeR scrive:

      Buonasera Arlete,

      Noi siamo sempre felici di parlare di sport, soprattutto di sport minori. Di sport ma non solo; e difatti la rivista ha la sezione “qualcos’altro”.

      Venendo più nello specifico nel rispondere il tuo post: non vedo negativamente il parlare di idee politiche, anzi, é bello pensare e riflettere, ma ad ogni modo l’articolo da me scritto non comprendeva il parlare di idee politiche.

      Tu lo trovi “diseducativo”, nelle mie intenzioni invece era proprio un pezzo EDUCATIVO; difatti non ho parlato di “idee politiche” (come tu scrivi) ma mi sono soffermato sull’errore di fatto commesso dal politico che parlava, tra l’altro molto applaudito da chi ascoltava. Questo mi ha fatto pensare che l’errore insito in quello che egli diceva non era poi così evidente ai più ed ho scritto questo breve articolo spiegando che i ruoli di governo ed i ruoli legislativi sono differenti l’un dall’altro e non si può dire che i parlamentari dell’opposizione governano … perché non sono al governo.

      Questo é l’essenza dell’articolo.

      Riguardo “i miei studenti” di cui dici che se fossi uno di essi non gradiresti “il paragone con una persona dai differenti valori personali”: questo era un artifizio letterario per fare il punto che volevo fare; tra l’altro sono già quasi due anni che non insegno più Scienze Politiche (e quindi di studenti di scienze politiche al momento non ne ho) essendo tornato ad insegnare lingue straniere e, col mese di giugno, termino completamente di insegnare. Inoltre, i miei studenti di scienze politiche erano britannici; dubito pertanto si interesseranno mai di tradurre questo articolo in una lingua a loro intellegibile. Perdippiù paragoni relativi ai “valori personali” non ne ho fatti, l’articolo si é limitato a spiegare la differenza tra i ruoli legislativo ed esecutivo delle branchie di potere statali.

      Riguardo agli altri punti da te fatti ho poco da dire: la Costituzione Italiana: certamente un’utile lettura, di certo non la più entusiasmante ed utile che si possa fare. Riguardo al sbagliare: quando si fanno le cose c’é la possibilità di sbagliare, io mi prendo la responsabilità dei miei sbagli quando gli compio; in questo particolar caso non capisco dove avrei sbagliato e non sento l’ho fatto; anzi l’articolo mi é piaciuto alquanto scriverlo ed ora rileggerlo dopo la tua lettera. Riguardo all’antisportivo: non capisco, forse qui dovresti spiegar tu perché lo pensi ed usi questo termine.

      Un saluto.

      Volfango Rizzi

  2. Arlete Virginia scrive:

    Spett.le Rizzi, ho gradito con piacere la sua risposta.
    Comprendo che vi sia una rubrica ‘qualcos’altro’. È ammissibile che in questa rubrica si possano dare notizie di qualsiasi genere, se il direttore ritiene opportuno. Non per questo debbo accettare il fatto che nello Sport si debbano inserire argomenti che non sono collegati direttamente a tutto ciò che è direttamente collegato allo sport. Pertanto posso capire se si discute di un politico che promuove, discute, disegna e vota leggi, (e chi vota governa – sacro e santo principio costituzionale) inerenti allo sport, ma non capisco i giudizi personali ( legga bene il suo titolo) verso un politico. Ora non ho la necessità di spiegarle il perché non si dovrebbe criticare il Renzi della situazione sulla base dell’ intervista che ora compare anche in video. Mi preme maggiormente farle capire che in un campo di gioco (visto che pratico sport sia singoli che di gruppo) vi sono regole morali e valori di giustizia che sono legati al buon senso e al rispetto dell’ avversario. Tutte regole che nella nostra società e soprattutto nel mondo politico italiano vengono sempre più spesso a mancare.
    Pertanto il vero Sportivo IN UNA RIVISTA DI SPORT, non credo abbia particolare interesse al giudizio nei confronti di Renzi ( soprattutto perché non ha parlato di sport).
    IN CAMPO NON ESISTE IL BIANCO O IL NERO, LA SINISTRA O LA DESTRA, IL MUSSULMANO O IL CATTOLICO. LO SPORT È AL DI SOPRA DI OGNI DIFFERENZA CULTURALE-SOCIALE-POLITICA-RELIGIOSA. È SEMPLICEMENTE PURO COME L’INNOCENZA DI UN BAMBINO.
    Per farle capire bene: in campo non sono ammessi comportamenti volgari, insulti, il braccio destro teso verso l’ alto, etc etc…
    Quindi non capisco perché lei vuole portare in campo il suo giudizio Politico, o la sua opinione su di un parlamentare o su 150 ‘innocenti’ (così apparivano dalla sua descrizione)…SEMPRE E SOPRATTUTTO CONSIDERANDO IL FATTO CHE SI PARLA DI UN INTERVISTA CHE NON CENTRA NIENTE CON LO SPORT..

    Spero di averle chiarito i dubbi:
    Nello Sport e nella vita, Sbagliare è lecito…. Perseverare a sbagliare no.
    Dimenticavo: non pensavo che una semplice osservazione su di un articolo provocasse l’ eliminazione dal gruppo fb. Anche questo potrebbe essere un atteggiamento antisportivo.
    Comunque la ringrazio per il tempo dedicatomi, le auguro un buon lavoro e credo sia scontato dirle…SIATE LIBERI DI FARE CIÒ CHE VI SENTITE

  3. SPQeR scrive:

    Ancora buona sera Arlete,

    é più di una rubrica: “qualcos’altro” é un’intera sezione della rivista, più piccola di altre, ma sempre presente.

    Il suo “chi vota governa”, é proprio quell’errore concettuale che mi ha spinto a scrivere quest’articolo di tre brevi paragrafi, includendo il primo che includeva lo scenario di quando tale frase é stata detta e la citazione precisa della stessa.

    Non intendevo spiegare in esso il concetto di potere “esecutivo” e “legislativo” in dettaglio, ma almeno spingere le persone curiose, che non capissero a cosa mi riferivo, a fare ricerca. C’é una gran differenza tra governo e Parlamento, anche se nel parlare comune i due termini e concetti si fondono e confondono. Il fatto che tale errore fosse perpetrato da un politico con esperienza come l’oratore citato mi ha spinto a scrivere l’articolo, e sono stato ancor più convinto dal farlo dal fatto che quella sua frase ha ricevuto tanti applausi, il che probabilmente significava che molti ascoltatori nemmeno si erano resi conto dell’errore insito in tali parole.

    Quindi Arlete, quello di cui si parlava nell’articolo non partiva da “giudizi personali su un politico”, ma si riferiva a un errore DI FATTO da egli commesso proferendo quella frase. Per spiegarmi meglio, voglio “prendere in prestito” gli sport di cui SPQeR tratta primariamente: quello di cui ho parlato nell’articolo é un errore di fatto, come sarebbe errore se l’arringatore dicesse che negli scacchi con Re e Alfiere contro Re solo si può dare scacco matto, oppure che a pugilato si può colpire sotto la cintura, o che nello scacchipugilato si inizia con una ripresa di pugilato oppure che a rugby si può passare, con le mani, il pallone in avanti. Tutti questi sarebbero errori di fatto. Il mio articolo era improntato a correggere un errore rientrante in questa tipologia.

    Riguardo all’ “eliminazione dal gruppo”, non son sicura a cosa ti riferisci: SPQeR non ha un gruppo Facebook. Vi é invece una pagina http://www.facebook.com/SPQeR che é aperta a tutti, te inclusa.

    Cordiali saluti.
    Volfango Rizzi

  4. Arlete Virginia scrive:

    Spett.le,
    Non so come farle capire la mia osservazione….sarò esplicita e chiara: in una rubrica Sportiva non mi interessa la politica se non collegata direttamente allo Sport. Nel commento precedente le ho spiegato bene anche perché ritengo Diseducativo e inopportuno parlare di politica in una rivista sportiva. In questo caso il politico non parlava di sport. Spero lei abbia capito ora il mio disappunto. Il mio modesto parere è che è un errore di fatto scrivere di politica in una rivista sportiva. E la miaopinione rimane tale. Come lei insiste a darmi delle spiegazioni sul perché ha scritto l’ articolo. Le ripeto e le trasformo in quesito i commenti precedenti : è corretto parlare di politica in una rivista sportiva quando l’ argomento non è lo Sport??? È educativo alzare il braccio destro per esultare la vittoria di una partita???
    Io le ho già risposto nei commenti precedenti.
    Riguardo a Facebook… A buon intenditore, poche parole…

  5. Michela scrive:

    In qualita di giovane lettrice della rivista di cui al presente sito, dopo avere letto attentamente il dibattito instauratosi come sopra tra le due parti sign. Rizzi e sign.ra Arlete, mi sento in dovere di scrivere il mio personale pensiero certa che possa essere quello di tanti altri lettori seriamente interessati oltre che alla forma della rivista , anche del suo contenuto serio e ben scritto, che è il seguente: il fatto che non interessi ad un lettore un argomento inserito nella rivista non significa che l’argomento stesso non possa interessare molti altri lettori che come me invece, l’hanno trovato altamente educativo e interessante, personalmente posso solo che affermare che l’articolo mi ha arricchito di una nuova conoscenza politica che non avevo, e quando una cosa arricchisce non può che essere di per se’buona. Inoltre non ritengo si sia parlato di politica, come Lei dice sig.ra Arlete, ma solo ed esclusivamente si è fatto riferimento ad un errore….che chiaramente come scrive anche il sign. Rizzi, può essere paragonato ad un errore su qualsiasi livello o piano culturale o sportivo, del resto se esiste la rubrica (a me particolarmente cara) “qualcos’altro” credo sia chiaro che possa e debba parlare anche dei più disparati interessi culturali e non solo sportivi della nostra società. Concludo restando grata alla rivista e a chi la gestisce che nella stessa rivista, così come nella vita, si possa spaziare argomentando di tutto oltre che degli sport indicati nel suo titolo, ringrazio per avermi arricchito di una informazione nuova che non avevo e non avrei avuto, probabilmente sarei stata anche tra quel pubblico ad applaudire se non avessi saputo che era stata detta una cosa non giusta, e concludo chiedendo una certa attenzione nell’uso delle parole “educativo e diseducativo” in quanto spesso usate come mezzo per coprire gli occhi, per chiudere le orecchie o per tappare le bocche. Ci vuole molta più informazione pulita nella nostra società ed un pubblico pronto a riceverla con la giusta spinta emotiva, senza critiche infondate, ma con interesse e curiosità verso tutto ciò che ci viene insegnato. Ringraziando porgo a tutti i lettori di queste mie poche righe una Buona Giornata.

  6. Arlete Virginia scrive:

    Spett.le Michela e Spett.le Rizzi e Spett.le Redazione,
    con i miei commenti non ho messo in discussione l’intero contenuto della rivista e nemmeno giudico la sua impostazione o la sua presentazione al pubblico. Non discuto sulla possibilità che l’argomento possa interessare o meno ai lettori, poichè anche la sottoscritta è interessata al mondo della politica. E con i personali commenti infatti non mi sono permessa di giudicare il contenuto dell’articolo, perche’ si sarebbe aperto un dibattito politico fuori luogo.

    e ripeto:
    secondo me NON E’ QUESTA LA SEDE per giudicare se il politico Renzi ha detto una cosa giusta o no, se ha creato confusione di termini, se è stato furbo e scaltro nell’ingannare gli spettatori (che molte volte nelle trasmissioni applaudono a comando – così e’ la televisione)

    Nella Rubrica Qualcos’altro fino a poco tempo fa vi erano postate informazioni di vario genere, ma tutte neutre e pure senza un interesse di parte e comunque relative allo sport…LE INFORMAZIONI, LE NOTIZIE RELATIVE ALLO SPORT !! (ad eccezione della notizia relativa a nomina del papa)

    Uscendo un secondo da quella che è la mia osservazione le faccio un osservazione: Se leggiamo bene il titolo – Matteo Renzi non ha conoscenze basilari che un politico dovrebbe avere. Anche i miei giovani studenti saprebbero far meglio. – caro Rizzi, Lei non ha dato un informazione, ma ben sì un GIUDIZIO di parte e NON E’ UN INFORMAZIONE PULITA. E spero che la rivista non diventi un oggetto politico, in quanto lo sport non lo è e non lo deve diventare.

    Tornando alla mia richiesta principale, Spero di farmi capire:
    quello che vi chiedo è:
    RITENETE OPPORTUNO PARLARE DI POLITICA, CINEMA, CULTURA….ETC ???

    Io rispondo: SI, SOLO SE STRETTAMENTE COLLEGATI CON L’ARGOMENTO SPORT.

    Pertanto ripeto sino alla noia che del ”Renzi show” postato dal Sign. Rizzi non sono interessata. E non ritengo professionale che si utilizzi una rivista SPORTIVA per divulgare la propria opinione-osservazione-disappunto su un argomento fuori luogo (perchè la rivista è Sportiva! o no?). Altrimenti si potrebbero inserire informazioni relative al Gossip, alla Tommasi…..

    In merito alla parola
    Educazione: è l’attività volta alla formazione di conoscenze e facoltà mentali, sociali e comportamentali in un individuo. Etimologicamente il termine deriva dal verbo latino educĕre (cioè «trarre fuori), educare (“trarre fuori, allevare”)

    L’INFORMAZIONE trasmessa ad un bambino serve per EDUCARLO.
    L’INFORMAZIONE e quindi le riviste sono uno strumento per EDUCARE – ALLEVARE.

    Desiderate far cresciere-educare i vostri lettori? allora INFORMATELI SULLE NORMATIVE SPORTIVE, SU QUELLO CHE I POLITICI FANNO A FAVORE DELLO SPORT. VOLETE PARLARE DI CINEMA: SAPETE QUANTI FILM SONO BASATI SULLO SPORT? TANTISSIMI!

    MIO FIGLIO LO VOGLIO FAR CRESCERE CON LO SPORT – perchè e’ formativo e insegna la lealtà ed il rispetto e tantissimi principi che ormai la società e la politica non trasmettono piu’.
    L’EDUAZIONE DI MIO FIGLIO ARRIVA DA CIO’ CHE GLI TRASMETTO..MA ANCHE DA CIO’ CHE CI STA INTORNO…
    e quindi pretendo che lo sport (e chi ne parla) rimanga pulito.

    VOLETE AVVICINARE LE PERSONE ALLO SPORT oppure FARE POLITICA GENERALE??
    VOLETE EDUCARE??

    Preciso inoltre che i termini che utilizzo sono sempre dosati e non hanno secondi fini. Bisognerebbe imparare e capire quando si fanno gli errori e che non bisogna continuare a commeterli, ma bensì fermarsi, ragionare, correggersi e migliorare, altrimenti si persevera nello sbagliare.

    Ritengo l’INFORMAZIONE un’arma da utilizzare con le dovute precauzioni.

    I FATTI sono che ”Renzi Show’ non è Sport, ed il suo articolo nemmeno, e per educare Mio figlio non ho bisogno di ‘Renzi Show’, ma di una sana paritta di Rugby e del famoso Terzo Tempo.

    Le critiche non sono mai infondate, bisogna solo imparare ad ascoltarle (non sentirle-ma ascoltarle). L’insegnamento va FATTO nelle opportune sedi.
    Grazie per l’attenzione.

  7. Michela scrive:

    Mi rivolgo alla sign.ra Arlete, la quale risponde anche in parte alle mie parole precedenti, dicendo che l’unico comportamento anti-sportivo che posso notare in questa sua ultima mail e’ la sua completa non voglia di osservare anche il punto di vista di un altro lettore come me che invece ha gradito e trovato interessante l’articoloin servito. Lei parla di “imparare a capire quando si fanno degli errori” ma personalmente non ritengo di dover imparare da qualcuno che non conosco e neppure di dovermelo leggere in risposta ad una mia mail….qui non esistono errori ma solamente punti di vista, che seppure differenti dovrebbero poter convivere in pace creando dibattito pulito e confronto pacato. Non amo le parole che Lei scrive in CORSIVO in quanto non ritengo si debba alzare il tono per un argomento di questo tipo quando i problemi della nostra società son ben altri ed io sono abbastanza giovane da poterlo leggere ancora in minuscolo, non ritengo di doverle insegnare come educare suo figlio perché lo educherà certo come meglio crederà quindi non so neppure perché Lei ha aperto questa parentesi sui figli, il fatto che Lei non sia interessata non ne fa di tutta l’erba un fascio quindi ci sarà chi come me al contrario apprezza l’imparare cose nuove anche non strettamente collegate allo sport in una rubrica che già mi prepara a dialogare anche su argomenti differenti (e sul differenti non farei tutte queste distinzioni che a Lei sono invece così care mentre a me spaventano alquanto). Certamente la redazione di questa rivista terra’ conto del suo e del mio punto di vista, ma credo facciano bene a fare ciò che meglio crederanno seguendo la propria strada e le proprie idee, già solo per il fatto che ne sono i proprietari e che giustamente dirigeranno il loro lavoro come preferiscono, nella rivista ci sono tante rubriche interessanti inerenti lo sport quindi nulla toglie di leggere quello che ci pare saltando ciò che riteniamo non ci interessi, sbaglio? Credo sia quello che si fa con tutte le riviste del mondo. Non credo corretto stabilire cosa sia o non sia professionale nel lavoro altrui, io stimo e ammiro il lavoro altrui già solo perché è frutto di tempo ed energie spese , nasce da una idea personale e coraggiosa. Per quanto mi riguarda chiudo qui i miei commenti in quanto mi pare che si stia facendo “molto rumore per nulla”, non bisognerebbe mai fermarsi alla superficie delle cose ma andare sempre in profondità, anche se questo chiaramente comporta lavoro e fatica…..se si riuscisse a vedere oltre l’articolo quello che insegna credo si sia raggiunto il traguardo che si è’ posto chi l’ha scritto. Io l’ho fatto e ne sono felice. Invece di voler a tutti i costi “insegnare” indicando terminologie o derivazioni delle parole scritte….se invece di voler a tutti i costi “giudicare” dall’alto di una conoscenza e di un potere che chiaramente non conosco e non necessito di conoscere….si cercasse di “imparare a capire” anche gli altrui punti di vista non ci sarebbe bisogno di altre parole. Con questo, vista la sua grande voglia di rispondere e scrivere…..scrivere……scrivere…..attenderò le sua ultima parola sign.ra Arlete….e le garantisco che cercherò di non rispondere ulteriormente, io credo di aver ben spiegato il mio punto di vista ed il mio tempo non me lo concede. Faccio parte della categoria da Lei citata dei “buon intenditor di poche parole”. Grazie.

  8. Arlete Virginia scrive:

    Non giudico il lavoro altrui,
    non disprezzo gli sforzi di chi fa il lavoro con amore,
    ammiro gli sforzi di chi lavora e imparo tutti i giorni cose nuove.

    Non ho discusso l’articolo e il contenuto,
    sono andata nel suo profondo: e vi ho chiesto a cosa serve parlare di Renzi Show nello Sport.
    Ho strumentalizzato mio figlio (che potrebbe essere un bambino qualsiasi – non deve essere per forza il mio), solo per far capire che quando si fa qualcosa bisogna pensare prima. Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Bisogna essere prudenti nell’ INFORMARE.
    L’utilizzo del grassetto è per dare maggior importanza ad alcune frasi-parole. Non si tratta di alzare i toni.
    Mi spiace se Lei prende le mie osservazioni come offese. Io Accetto la sua opinione, non credo lei stia accettando la mia posizione. E la mia è una domanda che vuole far riflettere, non è un giudizio:
    E’ corretto parlare di politica in una rivista di sport se l’articolo non è correlato allo Sport?
    A un Ragazzo (non per forza mio figlio) che legge la rivista, che cosa stiamo trasmettendo con un articolo che al posto di essere formativo e insegnare la lealtà ed il rispetto e tutti principi sani dello sport, trasmette invece il principio di negazione e disprezzo di ciò che è stato detto da un politico (e neppure stava parlando di SPORT).

    Sarebbero gradite risposte alle domande e non continui giudizi.

  9. Michela scrive:

    Scusate ma non avevo capito che bastava scrivere la risposta….credevo fosse già implicita nelle cose (pensavo serie e chiare) che avevo già scritto sopra. Comunque la mia risposta e’ che la sua domanda e’ mal posta e soprattutto e’ fuorviante. Non mi domanderei se è giusto parlare di politica in un rivista sportiva….in quanto non di politica si parla ma di un errore commesso da un politico durante una intervista pubblica e che quindi riguarda tutti e tutta la società “pensante”. E per quanto riguarda quindi la correzione a tale domanda in “E’ corretto parlare di argomenti anche non strettamente legati allo sport in una rivista sportiva che ha tra le sue rubriche una parte intitolata Qualcos’altro”? Direi di si….visto che si intitola così….mi aspetterei proprio di trovarmi argomenti che non sono strettamente legati allo sport, e che dal mio personale punto di vista, mi incuriosiscono sempre molto, chiaramente del livello culturale di quelli già fin d’ora pubblicati….Lei mi cade sulla Tommasi e direi proprio che quello è’ gossip puro e semplice e persino di scarso gusto….non si faccia così tanta confusione per cortesia, stiamo parlando di cose ben diverse….ci possono essere argomenti “leggeri” senza dover essere per forza argomenti stupidi o insulsi. Son due mondi completamente diversi. A qualunque persona con un cervello pensante l’articolo ha il peso che ha, indica un errore commesso sulla base di una non conoscenza di ciò di cui si sta parlando, quindi chiunque lo legge lo vedrà così, compreso mio figlio le assicuro…che magari non sa neppure chi è’ Renzi…o il termine da Lei coniato Renzi Show (che proprio non credo abbia nessuna attinenza con l’argomento e trovo non necessario involgarire così una conversazione su una persona, si chiami essa Tizio Caio o Sempronio…..non è lei che parla di non voler giudicare gli altri?)..ma di certo mi chiederà il perché di tale errore ed io da buon genitore dovrò spiegare il motivo di tale articolo, fornendo a mio figlio nuove conoscenze sui poteri dello stato. Se lei pensa che io mi sia offesa la rincuoro dicendole che assolutamente non è’ così…non capisco neppure perché dovrei, io espongo le mie opinioni, Lei le sue, ognuno di noi con i propri mezzi e le proprie conoscenze quindi non mi sento per nulla offesa, anzi, ben contenta di essermi potuta confrontare anche con chi ha pareri diversi dal mio. Io le sue ragioni le capisco, ma non sono così categorica da non accettare anche un articolo come questo, in quanto lo trovo finalizzato ad un a crescita intellettuale non ad una critica goliardica su un uomo politico. (Ecco spiegato il mio voler dire “andare a fondo”). Sono certa infine di una cosa sopra a tutte quante queste polemiche, che alla fine, da qualsiasi punto di vista si guardi, ne e’ nata una interessante e mio malgrado solitaria discussione a due, di cui son molto contenta, trovo che Lei scriva bene e con buone argomentazioni, mi ha esposto il suo punto di vista e mi ha fatto riflettere, ci ha messo la faccia sign.ra Arlete, così come fanno le persone che curano questo giornale, ed io ammiro sempre chi lotta per le proprie idee ed i propri pensieri. Con questo la saluto definitivamente su questo argomento “scottante” e spero di ritrovarla prossimamente in altri dibattiti su argomenti inerenti lo sport…..e qualcos’altro. Buona serata.

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