Al Medison Square Garden di New York, nella sera di sabato 7 giugno, Miguel Cotto batte il detentore Sergio Martinez alla 10ª ripresa, quando l’allenatore del secondo decideva di fermare l’incontro valido per il titolo mondiale WBC dei pesi medi.
Martinez veniva messo al tappeto tre volte nel corso della prima ripresa ma riusciva a terminarla. Le seguenti riprese venivano vinte tutte dallo sfidante Miguel Cotto che, alla nona, metteva Martinez al tappeto per la quarta volta nel combattimento. Dopo nove round tutti e tre i giudici avevano sul proprio cartellino il punteggio di 90-77 per Cotto. All’inizio della 10ª ripresa l’allenatore Pablo Sarmiento fermava l’incontro per risparmiare al proprio pugile altra sofferenza.
Martinez é stato a lungo senza combattere dovuto a diversi infortuni, l’ultimo al ginocchio. Dopo il combattimento non ha trovato scuse per la sconfitta ed ha avuto parole che complimentavano Miguel Cotto per la sua vittoria. Cotto con questa vittoria entra la lista dei pugili che sono stati Campioni Mondiali in quattro diverse categorie avendo vinto il titolo dei superpiuma (WBO), welter (WBA e poi anche WBO), superwelter (WBA) e ora dei pesi medi (WBC).
Precedente articolo su questo combattimento con fotografie dei protagonisti durante la conferenza stampa:
Martinez vs Cotto … inizia la sfida miliardaria.
Alcune ore prima, in Europa, alla Metro Radio Arena di Newcastle un altro sfidante aveva battuto il campione in carica: Paul Butler sconfiggeva ai punti, con decisione non unanime, Steward Hall nell’incontro valido per il titolo mondiale IBF dei pesi gallo.
Il pugile 25enne di Ellesmere Port, ha vinto con due giudici che hanno giudicato l’incontro a suo favore per 117 a 111 e 115 a 113 mentre il terzo giudice ha dato un 113 a 115. Il 34enne Hall era stato dominato all’inizio dalla velocità del suo avversario, ma veniva poi fuori alla distanza, quando il suo avversario appariva più stanco, anche se sempre veloce e pericoloso. É stato un combattimento abbastanza bilanciato e il verdetto non unanime é comprensibile.
Trackbacks