È il motore dell’azienda che porta il suo nome, specializzata in grandi eventi. In anteprima, tutti i segreti del rivoluzionario impianto scenografico creato appositamente.
Intervista di Germano Longo.
Assodato che il bello dello scacchipugilato sta proprio nella sua stranezza, costringendo boxeur che trasudano adrenalina a sedersi ad un tavolo per capire se è il momento o meno di arroccare, restava da definire tutto il resto, la parte che trasformi la disciplina voluta da Iepe Rubingh in uno spettacolo vero e proprio.
Non è cosa semplice: a parte il pugilato, che ha la sua spettacolarità concentrata sui 6 metri quadrati del ring, restava da capire come esaltare anche la parte scacchistica, decisamente più statica.
Il risultato, ovvero quel che si vedrà al “Play Hall” di Riccione, palcoscenico del primo Mondiale della specialità strappato ai paesi asiatici per portarlo direttamente sulla Riviera Romagnola, è il frutto di un progetto di Ivan Gatti e del suo team.
Quella di Gatti è un’azienda con sede in provincia di Potenza, in Molise, dalla particolarità unica: è un esempio della scelta tosta e coraggiosa insieme di chi è rimasto al sud, ma lavora così bene da essere sempre più richiesto al nord. Alla faccia di chi pensa valga sempre il contrario.
Non è un caso: la “Ivan Gatti Produzioni” si occupa di grandi eventi, ma con la formula “chiavi in mano”: scenografi, coreografi, grafici, specialisti in effetti speciali, sound e light engineering, lavorano a stretto contatto pensando a tutto quello che è racchiuso sotto la semplice definizione di “evento”: dalla parte scenografica, a cominciare da audio e luci, alla grafica e gli allestimenti, arrivando perfino ai minimi dettagli dei tavoli per le giurie.
Ivan, confessa: cos’hai studiato per Riccione?
Siamo partiti da un’idea: allargare il concetto di chessboxing spostando il baricentro dal ring, l’unico punto in cui svolgeva ogni incontro concentrando boxe e scacchi.
Interessante: puoi rivelare qualcosa di più?
In pratica, il ring è destinato ad ospitare esclusivamente la parte canonicamente dedicata alla boxe. Quando è il turno degli scacchi, abbiamo pensato di allestire una passerella che porta ad un altro palco su cui è sistemato tutto ciò che serve per l’altra specialità.
Come nei grandi concerti, dove una lunga penisola avvicina l’artista al pubblico.
Esatto, il principio è quello. Oltre a rendere più spettacolare la parte scacchistica con la presenza di luci, fondali e un ledwall su cui proiettare le mosse commentate dagli arbitri, si ottiene il doppio vantaggio di poter risistemare la parte che resta di volta in volta all’oscuro. Questo perché è previsto che gli atleti siano seguiti nel loro percorso da un gioco di luci che si spegne gradualmente al loro passaggio. E poi diciamolo: era poco televisivo vedere gli arbitri montare ogni volta il tavolino per gli scacchi sul ring.
Una visione molto “americana”.
Beh, volenti o nolenti siamo cresciuti tutti con le immagini di Apollo Creed che in “Rocky 2” arriva sul ring accompagnato da coreografie, ballerine, botti, lampi ed effetti speciali. Negli Stati Uniti la boxe è vissuta così, in modo più energico. Per Riccione, con una rilettura in chiave italiana, più moderata, abbiamo pensato che fosse l’idea giusta per dare un tocco di spettacolo in più, mostrando quello che gli italiani sono in grado di fare quando credono davvero in qualcosa.
Non è la prima volta che sei chiamato a creare il contorno ad un evento di scacchipugilato.
No, è vero, nel giugno dello scorso anno ci siamo occupati dell’International Chessboxing Show di Vigevano, con tanto di corteo storico.
Detto fra noi: la disciplina ti piace?
Molto, è affascinante perché mette insieme due specialità una all’antitesi dell’altra, e sono convinto che abbia enormi margini di crescita.
Hai mai provato?
No, ma solo per mancanza di tempo. Faccio un lavoro che mi porta di continuo in giro per l’Italia e non permette di coltivare passioni. In concomitanza con i Mondiali di Riccione, ad esempio, seguiremo in Sardegna una sorta di coppa del mondo della danza sportiva che vedranno sfidarsi le 16 migliori coppie. Il giorno dopo prenderò l’aereo per assistere finalmente al Mondiale di scacchipugilato, a cui lavoriamo da mesi con l’organizzazione.
Intervista di Germano Longo originariamente pubblicata su: chessboxingworld.com
Precedenti interviste della serie “I Protagonisti”:
I PROTAGONISTI – Emanuela, la madrina del chessboxing.
I PROTAGONISTI – Volfango Rizzi, l’uomo con la valigia.
I PROTAGONISTI – Lorenzo Modena, quello che gli arbitri non dicono.
I PROTAGONISTI: Freddy Frattesi, parola di C.T.
I PROTAGONISTI – La tripla vita di Marco Muccini
Sergio Leveque, l’uomo che è nato due volte.
Matt Thomas sarà a “Riccione 2023” come commentatore ufficiale.
COMMENTI RECENTI