In questi tempi di incertezza sul futuro di alcune competizioni europee, quali la Coppa Europa e la Coppa Challenge, oltre al torneo Pro 12, la federazione internazionale del rugby, la I.R.B., ha voluto far sentire la propria voce, e forse scendere in campo per sostenere le federazioni nazionali, rendendo pubblico il seguente comunicato che viene qui riportato come presentato dalla Federazione Italiana Rugby. Dopo il comunicato aggiungiamo qualche paragrafo che riassuma la situazione europea ad oggi.
L’International Rugby Board crede fermamente che la creazione di una competizione di Rugby pan-europea realmente rappresentativa e pienamente conforme a Normative e Statuti dell’IRB, sia nei migliori interessi del Rugby globale.
L’IRB riconosce e sostiene l’impegno delle Federazioni delle 6 Nazioni e il loro continuo sforzo per raggiungere un accordo per un’autentica competizione europea che coinvolga i migliori giocatori d’Europa e i loro tifosi.
Tuttavia, nonostante i progressi realizzati su punti fondamentali per il futuro della competizione europea, l’assenza apparente di una soluzione comune tra le Federazioni delle Sei Nazioni e i rispettivi club, regioni e province nel raggiungimento di un pieno accordo, è per l’IRB un motivo di preoccupazione.
Il Presidente dell’IRB Bernard Lapasset ha affermato: “per ottenere un risultato che sia nei migliori interessi del Rugby, l’IRB lavorerà attivamente con le sue Federazioni allo scopo di raggiungere una soluzione unificata e accettabile per tutte le parti coinvolte”.
“Nel rispetto degli interessi del Gioco globale, l’IRB ribadisce che non sosterrà alcuna competizione internazionale che non sia stata approvata dalle Federazioni di qualsiasi club, ente di rugby partecipante attenendosi pienamente a Normative e Statuti dell’IRB”.
Questo comunicato potrebbe leggersi come un monito per i club inglesi e gallesi che hanno pensato di poter creare una competizione internazionale europea al di fuori dell’ERC e contro il volere delle federazioni nazionali. Le persone a capo della Premiership inglese (PRL) hanno cercato, negli ultimi due mesi, di allettare le quattro franchigie gallesi che giocano in Pro 12, con il prospetto di giocare una Competizione Europea alternativa alle Heineken Cup e Amlin Challenge Cup. La federazione gallese (WRU) non concorda su questo piano e ha ricordato che é tenuta, contrattualmente, a schierare quattro squadre nel Pro 12 e lo stesso numero nelle Coppe europee.
La WRU e le quattro franchigie regionali non hanno ancora firmato un accordo anche se in questi primi giorni del 2014 si sono fatti passi avanti con la federazione che, due giorni fa, ha offerto alle franchigie un nuovo contratto (in un documento di 214 pagine), più appetibile di quello precedente, si dice. Solo qualche giorno prima, le franchigie, avevano dato il 31 gennaio come data ultima per la WRU di accettare la nuova coppa proposta dalle squadre inglesi minacciando di andarsene e giocare, per lo meno un nuovo campionato anglo-gallese (che probabilmente non sarebbe ben ricevuto dalle altre squadre inglesi che hanno un voto su questa decisione). C’é da ricordarsi comunque che la WRU possiede il 50% dei Dragons e, pertanto, si ritiene improbabile che questa franchigia si stacchi dalla WRU.
É possibile che alcune regioni giochino al rialzo, per avere un miglior contratto dalla WRU, ma pare che alcuni dirigenti siano molto vicini alle posizioni della PRL e la battaglia é ancora da concludersi. Dietro tutto questo c’é la lotta tra BT da una parte e Sky Television dall’altra ma, secondo il mio modesto personale parere, questa non é una semplice lotta di “diritti televisivi” ma una lotta che si gioca sul terreno della banda larga e comunque l’utilizzo moderno che le televisioni fanno di internet: BT si sente minacciata da Sky e negli aspetti fondamentali della propria azienda e, quindi, ha intentato una guerra per rompere le competizioni europee che sono trasmesse da Sky.
Nel frattempo la il campionato Pro 12, dove militano le squadre italiane Benetton Treviso e Zebre Rugby, non ha ancora trovato uno sponsor principale per le prossime stagioni, inoltre c’é insicurezza per quanto riguarda le decisioni delle franchigie gallesi, a questo possiamo aggiungerci anche l’incertezza riguardo alla partecipazione delle due italiane vista la trattativa in corso tra la FIR e le altre tre federazioni riguardo al pagamento di partecipazione, anche se dalla FIR arrivano voci che riguardo a questo l’accordo é vicino e c’é la volontà di continuare a giocare la competizione celtica.
In aggiunta, non c’é niente di stabilito per quanto riguarda le due coppe europee, con le squadre inglesi che si sono tirate fuori da partecipare alla competizione se gestita ancora dall’ERC, con le squadre gallesi in fibrillazione e quelle francesi che paiono rappacificate con la propria federazione (prima avrebbero voluto aggregarsi alle inglesi per creare una nuova competizione europea) ma i carboni sono ancora accesi sotto la cenere e il dialogo con la PRL continua. Nel frattempo la federazione inglese (RFU) si muove per far si che le squadre inglesi non rimangano senza giocare le coppe proprio nella stagione precedente al campionato del mondo (2015).
La situazione é ancora fluida e quest’oggi l’IRB ha voluto far suonare forte e pubblicamente la propria voce.
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