Al Teatro Principe di Milano Michele Di Rocco si conferma re d’Europa dei superleggeri sconfiggendo prima del limite il danese Kasper Bruun. Il danese si è dimostrato determinato e coraggioso, probabilmente stupendo alcuni addetti ai lavori che pensavano questo sarebbe stato un incontro relativamente facile per Di Rocco che, invece, sin dalla prima ripresa ha dovuto stare attento a non lasciare troppo spazio al danese.
La serata è stato il secondo appuntamento di grande boxe svoltosi al Teatro Principe, dopo l’appuntamento di dicembre che segnò la riapertura di questo luogo storico per la boxe italiana e milanese.
Il pubblico presente in sala era un mezzo migliaio o anche di più, soprattutto sino al penultimo match, quello che ha visto un incontro tra due giovani pugili italiani, Renato Di Donato e Alessandro Caccia, e valido per un titolo internazionale (il “Latino” della WBC dei pesi welter). Poi alcuni spettatori lasciavano il teatro, un po’ perché erano venuti soprattutto a sostenere De Donato un po’ per l’orario già tardo e un po’ per il lungo intervallo tra il penultimo incontro e quello finale.
Nell’incontro clou Di Rocco si trova di fronte un pugile, Kasper Bruun che mostra di crederci e voler fare il suo incontro. Ma dalla seconda ripresa Di Rocco ha preso le misure e riesce a far valere la maggiore velocità d’esecuzione nel far arrivare colpi a segno. Al quarto round un colpo al fegato piega dopo qualche secondo il pugile danese che viene contato e si rialza. Il pugile danese viene messo al tappeto ancora una volta cinque riprese più tardi: alla nona viene contato ancora e mostra molta caparbietà rialzandosi. Poco dopo l’arbitro decide, forse un poco prematuramente, di chiudere il match cosa che mortifica il danese che, una volta passata la cerimonia della cintura sul ring, una volta sceso si siede in una sedia in ultima fila e si abbandona in un pianto.
Michele Di Rocco spera adesso di avere la possibilità di combattere per un titolo mondiale e l’OPI 2000, la sua scuderia, cercherà di fare in modo di acquisire questa chance.
Nello scontro titolato internazionale tra italiani, l’emiliano Caccia, sin dal primo round mostra di essere pericoloso ed avere il pugno più pesante di quello di De Donato. Il milanese ha tentato di opporsi muovendosi sulle gambe e provando ad agire d’anticipo quando l’avversario si preparava ad attaccare. Dall’inizio pare un incontro difficile per De Donato, la sua speranza potrebbe essere quella che Caccia cali alla distanza visto che in carriera non ha mai combattuto altre il 6° round in un incontro ufficiale.
I due hanno dato spettacolo, con molti colpi a segno, schivate e grande capacità tattica. La quinta ripresa vede De Donato in affanno, colpito ripetutamente da combinazioni di colpi di Caccia e con i moltissimi tifosi e famigliari di De Donato che capiscono il momento difficile. Nella sesta ripresa, i montanti e ganci di Caccia segnano De Donato che viene atterrato dopo un colpo al corpo. Il milanese si rialza e poco, con Caccia che insiste con colpi al corpo, Renato viene atterrato una seconda volta e poi, nella stessa sesta ripresa, una terza volta quando l’arbitro decide di sospendere l’incontro. I due si abbracciano a fine incontro e De Donato apertamente riconosce la superiorità dell’avversario.
Onore a Caccia che ha mostrato ulteriori miglioramenti sfoggiando grande capacità strategico-tattica e una potenza rara nei pesi welter del bel paese. De Donato ha mostrato di essere un pugile di buona qualità, ancora giovane, se vorrà, potrà certamente mostrare al suo pubblico qualcosa di meglio di quello che ha fatto ieri. Certamente i suoi impegni extra-pugilistici in questo periodo gli hanno reso difficile allenarsi come faceva in passato, ma la stoffa c’è e noi lo aspettiamo al prossimo impegno agonistico.
I Risultati:
Campionato Europeo (EBU) pesi superleggeri: Di Rocco batte Bruun KOT alla 9ª ripresa . Arbitro John Lewis (Ing);
Campionato Latino WBC dei pesi welter (vacante): Caccia batte De Donato (14-3, 66.1) per KOT alla 6ª ripresa.
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