Prato – Il Marchiol Mogliano conquista l’83° titolo di Campione d’Italia superando per 16-11 gli Estra I Cavalieri Prato nella finale giocata allo Stadio Chersoni di Prato.

E’ il primo scudetto della storia per i provinciali trevigiani, ed arriva in fondo ad ottanta minuti sofferti, combattuti, risolti solo in pieno recupero da una decisione del TMO dopo una battaglia su un campo reso pesantissimo dalla pioggia che non ha risparmiato che per pochi minuti gli uomini in campo.

Pronti via, la prima meta è proprio del Marchiol Mogliano che, al secondo minuto, muove rapidamente al largo dopo una penetrazione verticale del centro Enrico Ceccato e trova libero all’ala Onori, che rifinisce la manovra dei compagni oltre la linea di meta. Fadalti, in giornata da dimenticare dalla piazzola (1/5) non trasforma, 0-5.

Per gli Estra I Cavalieri Prato, padroni di casa e sostenuti dal pubblico delle grandi occasioni – il “Chersoni” è esaurito in ogni ordine di posto – è una doccia fredda da cui però la squadra del duo De Rossi/Frati sa scuotersi immediatamente. I toscani faticano ad avanzare, Vezzosi dalla metà campo calcia basso, l’ovale viene frenato dal fango ed il seconda linea Nifo è il più veloce di tutti a toccare per il pareggio. Una meta molto dubbia, data dal TMO, ma dalle immagini pare che non vi sia controllo del giocatore sulla palla quando viene schiacciata sul terreno. La trasformazione di Ragusi colpisce il palo.

La partita non è veloce – non può esserlo, con un campo tanto pesante – ma nella fase centrale del primo tempo vede gli Estra I Cavalieri a lungo nella metà campo moglianese: una lunga pressione che però non si concretizza in punti, mentre Candiago e compagni al trentaquattresimo sono bravi a finalizzare una visita nei ventidue avversari con un piazzato che Fadalti trasforma. Sarà l’unico centro giornaliero dell’ala, ma è sufficiente a mandare le squadre a riposo con Mogliano in vantaggio 8-5. L’ultimo sussulto del primo tempo porta sempre la firma biancoblù: attacco veloce, poi l’apertura Rodriguez calcia al largo per Onori, che raccoglie, evita un avversario e tocca in meta. Vivarini, lontano, ricorre al TMO ma per Damasco l’ala ha un piede sulla linea, niente marcatura.

Si riprende e Mogliano, su situazione analoga, ci riprova: ancora Rodriguez cerca il cross-kick per la propria ala ed Onori si fa trovare ancora pronto. Questa volta, solo, deve solo agguantare la palla e coprire i pochi metri che lo separano dalla linea avversaria: 5-13, ed è l’episodio che deciderà la gara.

Prato preme ed attacca, accorcia subito con Ragusi che centra i pali al settimo (8-13) e continua a spingere sull’acceleratore: sempre Ragusi accorcia ancora dalla piazzola, 11-13.

Mogliano, anche nei momenti di difficoltà, non sembra mai sul punto di cedere ed al venticinquesimo può respirare dopo un giallo al flanker toscano Ruffolo per un placcaggio ijn ritardo. Dal calcio che ne segue, Nathan – che rileva Fadalti come piazzatore – fa centro da buona posizione, 16-11. Manca quasi un quarto d’ora, la partita è apertissima, Prato non subisce altri punti in inferiorità e, ripristinata la parità numerica, da il via ad un forcing finale che durerà sino alla fine.

Mogliano paga una difesa aggressiva e determinata con due gialli negli ultimi dieci minuti, con Ceccato e Maso che si accomodano sulla panchina degli ammoniti nel finale di gara, ma il film non è diverso da quello della semifinale contro Viadana: gli uomini di Casellato non mollano di un centimetro, Prato si sfinisce in una serie di pick-and-go, arriva ad un passo dalla linea di meta ma non la passa. L’ultima azione richiede l’intervento del TMO, il “Chersoni” tiene il fiato sospeso, da posizione centrale vorrebbe dire pareggio, probabile sorpasso su trasformazione e scudetto, perché il tempo è finito. Ma Damasco non assegna la meta, Vivarinio fischia la fine della partita ed Umberto Casellato, capitan Candiago, tutto il Marchiol Mogliano e le centinaia di tifosi arrivati dal Veneto possono esplodere: alla seconda fase finale della propria storia, Mogliano è Campione d’Italia.

Prato, Stadio “Enrico Chersoni” – sabato 25 maggio 2013

Eccellenza, Finale

Estra I Cavalieri Prato v Marchiol Mogliano 11-16

Marcatori: p.t. 2’ m. Onori (0-5); 6’ m. Nifo (5-5); 34’ cp. Fadalti (5-8); s.t. 3’ m. Onori (5-13); 7’ cp. Ragusi (8-13); 18’ cp. Ragusi (11-13); 27’ cp. Nathan (11-16)

Estra I Cavalieri Prato: Ragusi; Siale, Majstorovic (3’ pt. Tempestini), McCann, Ngawini; Vezzosi, Patelli (cap, 12’ Frati M.); Bernini (10’ st. Del Nevo), Saccardo, Ruffolo; Nifo (39’ st. Boggiani), Cavalieri; Roan, Giovanchelli, Borsi (4’ st. Garfagnoli)

all. De Rossi/Frati

Marchiol Mogliano: Galon; Onori, Ceccato E., Nathan, Fadalti; Rodriguez, Lucchese; Steyn, Candiago E. (cap)., Barbini Mar.; Swanepoel, Pavanello E. (37’ st. Maso); Ravalle (1’ st. Ceccato A.), Gianesini (39’ st. Meggetto), Costa-Repetto

all. Casellato

arb. Vivarini (Padova)

g.d.l. Mitrea (Treviso), Franzoi (Venezia)

quarto uomo: Cusano (Vicenza)

TMO: Damasco (Napoli)

Peroni man of the match: Lucchese (Marchiol Mogliano)

Calciatori: Fadalti (Marchiol Mogliano) 1/5; Nathan (Marchiol Mogliano) 1/1; Ragusi (Estra I Cavalieri Prato) 2/3

Cartellini: 25’ st. giallo Ruffolo (Estra I Cavalieri Prato); 37’ st. giallo Ceccato E. (Marchiol Mogliano); 48’ s.t. giallo Maso (Marchiol Mogliano)

Note: giornata piovosa, campo pesante, stadio esaurito in ogni ordine di posto. In tribuna il Presidente FIR Alfredo Gavazzi, il Presidente Onorario FIR Giancarlo Dondi, il vice-presidente vicario Nino Saccà, l’arbitro internazionale Dave Pearson.

Nicola Benettin premiato all’intervallo MVP dell’Eccellenza 2012/2013.