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Trofeo Eccellenza: una competizione da riformare; facciamone una Coppa Italia.

Il Trofeo Eccellenza è una competizione che riveste un’importanza davvero marginale; sarebbe opportuno riformare questa competizione ammettendovi la maggior parte delle squadre di rugby italiane, facendone una vera Coppa Italia. Al presente, vi partecipano solo circa sette squadre, cioè quelle che militano in Eccellenza ma che non sono già impegnate nelle coppe europee; quindi una competizione di una mezza dozzina di squadre solamente e in cui mancano le migliori sei squadre italiane: le due “celtiche” e le quattro meglio classificate del Campionato d’Eccellenza.lOGO tROFEO eCCELLENZA

La mia proposta: sostituirlo con una “vera” Coppa Italia, una competizione a cui possano partecipare le squadre che militano per lo meno dalla Serie B in su (ma si potrebbe anche estendere a tutte quelle che militano in Serie C), una competizione che includa quindi anche le squadre di Serie A e che permetta a questi giocatori di fare esperienza affrontando delle compagini che militano in Eccellenza (é anche un buon rodaggio per le squadre di Serie A che puntano alla promozione) e a cui potrebbero anche partecipare le seconde squadre delle franchigie celtiche (o meglio della Benetton Treviso, visto che le Zebre non hanno un settore giovanile essendo strutturate esclusivamente come una squadra che appartiene alla federazione ma senza avere la struttura di un club).

Un sistema simile alla FA Cup del calcio britannico, dove qualunque squadra può avere la possibilità di vincere la Coppa o, comunque, tentare di arrivare “il più lontano possibile”.

Una competizione ad eliminazione diretta, con partite di andata e ritorno, in cui iniziano dapprima solo le squadre di rango inferiore: (nuova) Serie C1 e poi vanno man mano aggiungendosi le squadre dei campionati più alti: Serie B, Serie A, squadre del Campionato Eccellenza fuori dalle coppe europee e, poi anche le squadre d’Eccellenza che partecipano alle coppe europee.

Si potrebbe, per esempio, svolgere in questo modo:

I turno (andata e ritorno): 96 squadre di Serie C1

II turno: le 48 vincenti + 48 Serie B

III turno: le 48 vincenti

IV turno: le 24 vincenti + 24 Serie A

V turno: le 24 vincenti + 7 Eccellenza (che non giocano in Europa) + la seconda squadra Benetton Treviso

VI turno: le 16 vincenti

VII turno: le 8 vincenti

VIII turno: le 4 vincenti + 4 Eccellenza (che giocano nelle coppe europee)

IX turno (semifinali): le 4 vincenti

X turno (finale): le 2 vincenti. (la finale potrebbe essere giocata, come per gli altri turni, con partite di andata e ritorno, ma potrebbe anche essere una partita unica da giocarsi in uno stadio prestigioso).

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Per una squadra d’Eccellenza (non tra le prime quattro che entrano più tardi) che arrivasse in finale vi sarebbero da giocare un massimo di 10 gare, o 9 gare se si fa la finale secca. Per una di serie C1 che arrivasse in finale sarebbero un massimo di 20 partite (o 19). Per le squadre d’Eccellenza impegnate in Europa sarebbero 6 (o 5 se finale con gara unica). Sarebbero 180 le squadre totali impegnate in questa coppa.

Il sistema darebbe una possibilità di agonismo in più alle squadre di tutte le serie e la vittoria finale conterebbe veramente perché ci si fregerebbe del titolo di squadra più forte d’Italia, avendo vinto una competizione in cui si sono affrontate centottanta squadre.

Proprio per rimarcare il valore di tale vincita, e per darvi ulteriore prestigio, si potrebbe anche decidere di assegnare alla vincitrice della Coppa Italia uno dei quattro posti nella 3ª coppa europea (che non ha ancora un nome ufficiale ed una fisionomia definita), aggiungendo al Campionato d’Eccellenza una finalina 3º/4º posto valida per vincere la promozione data dal Campionato. Questo sempre che nelle competizioni europee partecipino squadre di club e non franchigie territoriali FIR, ma questa è un’altra storia …

 


2 commenti

  1. marco scrive:

    Ho una domanda sulla proposta di organizzare una (nuova) Coppa Italia: la Benetton Treviso farebbe partecipare una seconda squadra? Le squadre di Serie C e B vi parteciperebbero davvero?

    • SPQeR scrive:

      La proposta vede una Coppa Italia che vedrà un totale di 180 formazioni prendervi parte (anche se entrando nella competizione in modo scaglionato). Vista anche la riduzione del numero di squadre nel Campionato Eccellenza che non ha più 12 squadre (e che nelle intenzioni della FIR dovrebbe essere ulteriormente ridotto di 1 squadra per arrivare a 10) c’é il posto per un’ulteriore squadra. I dirigenti della Benetton Treviso hanno più volte richiesto di poter far giocare i propri rugbisti che non trovano molto spazio in prima squadra. Una volta c’era il campionato Under 23, che la FIR ha soppresso, questo non permette a giovani emergenti, non ancora maturi per il campionato di Pro 12, di giocare e fare esperienza. Non dico che la Coppa Italia sopperirebbe a questo, ma offrirebbe la possibilità ad alcuni giocatori che, in una rosa di 41 rugbisti circa, non trovano molto spazio sul campo in campionato, di poter disputare alcune partite.

      Questa squadra in Coppa Italia potrebbe anche essere formata dalle “riserve” di Benetton e Zebre insieme, anche se questo comporterebbe qualche viaggio in più per alcuni atleti, anche se non si tratta poi di molte partite. Dipenderebbe dall’interesse di entrambe le franchigie di far giocare i giocatori delle proprie rose meno utilizzati in campionato oppure giocatori rientranti da infortuni.

      Per quanto riguarda l’interesse a prendere parte alla Coppa da parte delle squadre di Serie C1 e Serie B: la squadre che giocano in C1 sono squadre che vogliono giocarsi il campionato anche nell’ottica di una promozione in serie B o, comunque, vogliono incontrare avversari di un certo livello; questa coppa darebbe a una squadra di C1 la possibilità di giocare con almeno una squadra di un girone diverso e, passando il prima turno, si garantirebbe di affrontare una squadra di serie B. L’incentivo c’é, anche considerando che il sistema prevedi oltre alla partita in trasferta, anche quella da giocarsi in casa.

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