Articolo di Danilo Macchia
Il Chessboxing è uno sport insolito che combina il meglio di due mondi apparentemente incompatibili: la mente e il corpo. Questo sport ibrido unisce due discipline radicalmente diverse, gli scacchi e il pugilato, richiedendo ai partecipanti di alternare tra momenti di intenso sforzo fisico e richieste mentali straordinarie. Ogni incontro di chessboxing alterna round di scacchi e round di boxe, mettendo alla prova sia l’intelligenza che la resistenza fisica dei concorrenti.
Il chessboxing è uno sport che affascina per la sua originalità, unendo due discipline apparentemente lontane ma incredibilmente complementari. Mente e corpo si sfidano sul ring e sulla scacchiera, in una prova di resistenza, concentrazione e strategia.
Due discipline apparentemente “lontane” ma sono più vicine di quanto si possa immaginare, sì perché sulla scacchiera chi gioca al centro ha più possibilità di effettuare delle mosse che possono mettere in difficoltà l’avversario, proprio come sul ring. Devi essere concentrato per non fare delle mosse che possano favorire l’avversario; chi gioca per primo la mossa ben fatta è avvantaggiato; poi arriva lui lo Scacco matto come un duro KO subito sul ring; il tutto si gioca in un lasso di tempo dove sei solo TU e l’Avversario, il primo che sbaglia molto probabilmente ne uscirà sconfitto.
Ora mi devo soffermare un attimo sulla Boxe perché non sono molto pratico degli Scacchi: penso che ogni Arte Marziale ha il suo allenamento dedicato. Ecco, nella Boxe credo che bisogna impostare il proprio allenamento in base all’avversario ma soprattutto in base al tempo; in sostanza se un’atleta dovrà gareggiare sulle tre riprese il suo allenamento non sarà come quando si combatte alle sei, otto o addirittura alle dodici riprese, di conseguenza anche l’allenamento del Chessboxer deve essere totalmente impostato a questa disciplina. L’atleta dovrà allenarsi molto sulla respirazione, deve allenare molto le gambe e bisogna entrare nell’ottica che in quei tre minuti bisogna dare il massimo e scaricare tutto sull’avversario, perché nei tre minuti di Boxe, se il singolo atleta è meno forte con gli Scacchi non può perdere tempo PREZIOSO per studiare l’avversario proprio come si fa nella tradizionale Boxe delle più riprese. Tra una ripresa di Boxe e una di Scacchi, l’allenatore che si trova all’angolo non ha tempo di dare consigli ed eventuali migliorie, dovrà farlo dopo, tra la ripresa di Scacchi e quella di Boxe se ne avrà l’opportunità.
In conclusione
Il chessboxing è uno sport che richiede una preparazione mentale e fisica straordinaria. I partecipanti devono essere abili sia nel gioco degli scacchi sia nel pugilato. La fatica accumulata nei round di pugilato può influenzare la capacità di concentrarsi durante il gioco degli scacchi, e viceversa, il pensiero eccessivo durante il gioco degli scacchi può ridurre l’efficacia nei round successivi di pugilato.
Gli atleti devono allenarsi sia in palestra che a livello scacchistico. Questo significa che un chessboxer non solo deve padroneggiare le tecniche di pugilato, ma anche possedere una solida conoscenza delle aperture e delle strategie di gioco degli scacchi, oltre a sviluppare una grande resistenza alla fatica e al dolore. Penso che questa deliziosa disciplina non sia da meno!
Articolo di Danilo Macchia, Vicecampione Italiano di scacchipugilato, pesi massimi.
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