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6 Nazioni: doppietta dell’Inghilterra e campagna fallimentare azzurra.

Il 6 Nazioni 2017, il Torneo di rugby più famoso al mondo, si è risolto in una vittoria inglese, nonostante la squadra britannica abbia subito una sconfitta, con l’Irlanda, nell’ultimo turno del torneo, avendo già acquisito la vittoria finale. Con questa vittoria la squadra inglese vince il torneo per la seconda volta consecutiva, avendolo vinto anche nell’edizione 2016.

Rugby-6-nazioniSi tratta della 2ª doppietta fatta dalla squadra bianco-rossa, che riuscì nell’impresa proprio agli esordi del torneo, nelle primi due Sei Nazioni: anni 2000 e 2001. Nessuna squadra è mai riuscita a fare una tripletta, ma Francia  (2006-2007), Galles (2012-2013) e Irlanda (2014-2015) sono riuscite anch’esse a fare doppiette, vincendo in anni consecutivi (vedi infografica a lato).

Con questa vittoria l’Inghilterra si aggiudica il torneo, per la 38ª volta, staccando il Galles vittorioso in 37 occasioni.

Per la nazionale italiana, che si presentava con il nuovo allenatore e dopo aver vinto con il Sud Africa nei test autunnali, è stata una campagna negativa per i risultati: si termina con 5 sconfitte, tutte nette. E poi c’è stata la doccia fredda dell’ultima partita: una partita persa per 29 a 0 nella sfida contro la Scozia, squadra che, prima dell’ultima giornata, era penultima in classifica, e la squadra contro la quale l’Italia ha fatto la maggior parte delle vittorie nel 6 Nazioni da quando, nell’anno 2000, è stata ammessa a questo torneo.

Questa campagna fa salire a 12 il numero di cucchiai di legno “vinti” dall’Italia in 18 edizioni del torneo, salendo a 7 le edizioni in cui hanno perso tutte e 5 le partite (whitewash). Sono 50 i punti fatti dall’Italia in questa edizione (6 le mete): solo nel 2004 (42 punti) e nel 2009 (49 punti) si fece peggio.

Nell’anno in cui sono stati inseriti i punti bonus, difensivo e offensivo, l’Italia è l’unica nazione a non guadagnarne alcuno (mentre ne fa tre l’Inghilterra e due ciascuna delle altre nazioni), terminando la classifica con zero punti.

Come spesso accade, l’Italia riesce a stare in partita nel primo tempo, ma i secondi tempi vedono il divario progressivamente allargarsi, particolarmente negli ultimi 30 o 20 minuti di gioco.

Anche negli altri due tornei “6 Nazioni”, quello femminile e quello Under 20, le cose quest’anno sono andate meno bene degli altri anni: ultimo posto con zero vittorie per le donne (furono 2 le vittorie l’anno passato e 3 l’anno prima) e sempre 5 sconfitte per i giovani azzurrini.

Per la nazionale maggiore, il divario con le altre nazioni pare essere aumentato, sebbene ci siano nuovi tecnici e sia iniziato un nuovo ciclo che vede i tecnici della nazionale operare in sinergia con i tecnici delle due squadre di Pro 12. A fine torneo il commissario tecnico dell’Italia, Conor O’Shea, ha annunciato cambiamenti: vedremo cosa riserveranno le convocazioni per i test match di giugno e cos’altro cambierà nel panorama di accademie-“franchigie”-giovanili.

Anche a livello di club le cose quest’anno vanno meno bene del solito: in Pro 12 Benetton e Zebre sono penultima ed ultima, staccate abbastanza nettamente dal resto del torneo; le coppe europee hanno mostrato l’evidente inferiorità delle squadre italiane, mentre nella scorsa stagione le Zebre avevano almeno permesso ai propri tifosi di sperare in una qualificazione agli ottavi della Coppa Challenge. Da qui si deve lavorare duramente, in FIR e sui campi d’Italia, per trovare la via per recuperare terreno sulle cinque nazioni più forti dell’emisfero nord e poter giocare queste competizioni avendo la concreta possibilità di poter fare un risultato positivo.

Video riassuntivo del 6 Nazioni 2017:

 

 


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