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Due incontri con Super-Campioni a New York ma senza titoli in palio.

Siamo a metà aprile e qui nella “Grande Mela” tutto é pronto per la serata di boxe al Barclays Center di Brooklyn, serata trasmessa in diretta su canali televisivi di tutto il mondo. I due incontri clou prevedono de scontri stellari: Danny “Swift” Garcia opposto a Lamon “Havoc” Peterson e “Irish” Andy Lee contro Peter “”Kid Chocolate” Quillin.

IMG_3420Nella categoria pesi medi Quillin, lo sfidsante di Brooklyn (31/0/22ko), non riesce a fare il peso necessario per rientrare nella categoria e quindi l’irlandese Lee non rischia di perdere il titolo della WBO in suo possesso. Tra i giudici anche l’italiano Guido Cavalleri.

Parte alla grande Kid Chocolate e già al primo e al terzo round riesce a far mettere il ginocchio sul tappeto al pugile irlandese, il match sembra essere all’epilogo ma l’esperienza, la freddezza e l’intelligenza di Lee (34/2/24ko) fanno cambiare il volto del match e al settimo round é Quillin ad andare al tappeto su un gancio destro preciso al volto.

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Il verdetto di parità deciso dopo il 12 round da parte dei giudici sembra non scontentare nessuno anche se per gli addetti ai lavori e per il numeroso pubblico di Brooklyn ci si aspettava un match di più alto livello e con titolo in palio.

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IMG_3414Nel secondo “main event” promosso da NBC e Premier Boxing Champion, si trovavano sul ring due campioni del mondo con tre cinture tra loro (WBC, WBA e IBF): Danny Garcia (29/0/17ko), pugile di Philadelphia allenato dal padre Angel affronta il pugile di Washington D.C. Lamont Peterson (33/2/1/17ko). Ma si combatte senza alcun titolo in palio.

Ci si aspetta una battaglia infuocata fin da subito con questi due grandi campioni che si affrontano. Il match invece vede un Peterson che sembra non voglia accettare lo scambio a viso aperto e sulla corta distanza proposto dall’inizio Garcia che prende l’iniziativa attaccando senza sosta e cercando di tagliare la strada al suo collega. Pochi i colpi a bersaglio: l‘incontro procede in questo tono per cinque riprese.

 

Da metà incontro in poi, Garcia cala nel ritmo: forse un po’ stanco d’inseguire il Peterson “ballerino ” e, il pugile di Washington Lamont, si esibisce in qualche bella combinazione. É troppo tardi pero’ per poter pensare di avere la meglio sui cartellini di tutti i giudici: difatti due di loro assegnano, con il punteggio di 115-113, la vittoria meritata del campione Danny Garcia; il terzo giudice indica invece un pari con un 114 a 114.

É molto particolare che i due incontri più importanti della serata, seppur disputati da campioni del mondo, non abbiano avuto in palio alcun titolo mondiale. Ma la grande boxe esula anche dai titoli ed é stato un piacere poter vedere campioni di questo calibro affrontarsi sul ring.

Articolo di Andrea Galbiati (con aggiunte editoriali).

 

 


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