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Georgia e Romania: due nuove potenze nel rugby mondiale.

” These countries are closing the gap very quickly on the Six Nations and it is clear to me that the standard of teams like Georgia and Romania is improving all the time. ”

Queste parole riferite alle due nazioni più forti del rugby europeo dopo quelle del Sei Nazioni sono importanti: è stato pubblicamente detto che il gap esistente tra le prime due nazioni del cosiddetto 6 Nazioni B, Georgia e Romania, e quelle tra Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda, Francia e Italia si sta colmando sempre di più. Cartina di tornasole saranno i prossimi mondiali che si disputeranno in Inghilterra dove ci sarà la sfida al Millenium Stadium di Cardiff tra i Campioni del Mondo uscenti i mitici All Black e la Georgia. Per la prima volta nella storia del rugby IrelandvsGeorgiaRugbyWorldCup2007mondiale la nazione più forte del mondo incontra una nazionale europea emergente le cui ambizioni sono ormai note: la Georgia vuole diventare una squadra di alto livello e vuole sfidare alla pari le nazionali più forti d’Europa. Il rugby Logo_FIRA-AERin Georgia è una realtà; nell’arco di quindici anni i georgiani hanno fatto passi da gigante dominando nelle ultime tre edizioni il torneo ENC organizzato dalla FIRA e partecipando con onore ai Campionati del Mondo. In alcune edizioni sono stati capaci di mettere in grande difficoltà persino l’Irlanda di Brian O’ Driscol e di Ronan O’ Gara nel 2007; nel 2011, se non avessero sbagliato maldestramente troppi calci piazzati durante il match contro l’Inghilterra sarebbero rimasti in partita persino contro maestri inglesi. Una crescita del genere è supportata da un forte seguito, il rugby in Georgia è popolare, quanto il calcio, se non di più, e nell’ultima sfida contro la Romania, nella quale erano presenti persio i rappresentanti dell’IRB, lo stadio di Tblisi aveva esaurito i posti.

Non stupisce la gioia dei georgiani di entrare nel Gruppo C, un girone nel quale incontreranno per la quarta volta consecutiva i pumas argentini, che ai mondiali sono diventati gli storici rivali dei lelos, Se si esclude la partita contro gli All Black nella quale i georgiani non dovrebbero avere chances, potrebbe verificarsi che se i georgiani dovessero vincere le due partite contro Tonga e la nazionale che si qualificherà nel girone di Africa 1 potrebbe in teoria contendere la qualificazione all’Argentina. Sulla carta i pumas sono nettamente più forti, ma ai mondiali nulla è scritto e nel rugby volere è potere; basta una giornata storta e potrebbe accadere l’impresa di passare ai quarti.

Diversa è la situazione della Romania, nobile decaduta del rugby europeo alla fine degli anni 70 sino alla metà dagli Ireland_vs_Romania_rugby_matchanni 80, sulla carta non dovrebbe avere scampo perché incontra nel suo girone, se si esclude il Canada, ben 3 delle nazioni che partecipano al torneo delle 6 nazioni: L’ Irlanda che ha vinto in modo convincente l’ultima edizione del torneo, la Francia che è sempre una grandissima potenza del 6 Nazioni e che è stata più volte in finale pur non avendo mai vinto il titolo, e l’Italia.

Quest’ultima nazionale, dopo un brillante 6 nazioni del 2013, sembra che abbia smarrito la rotta e invece di confermare i risultati positivi, nel 2014 ha conquistato meritatamente il cucchiaio di legno. Sulla carta è sempre più forte e in teoria la nostra nazionale, a meno che non si complichi la vita da sola, non dovrebbe avere problemi a superare i rocciosi rumeni.

 

Azioni salienti di Georgia-Romania 22 a 9 del 15 marzo 2014:

 

L’unica possibilità di vittoria la Romania potrebbe averla contro il Canada dove potrebbe giocarsela alla pari.
Non credo che ci sia da illudersi, la Romania sarà per tutti gli avversari del girone D, compresi per quelle nazionali che militano nel 6 nazioni, un cliente scomodo. La Romania ha una mischia solida che si è bene adattata ai nuovi regolamenti internazionali, non ha un gioco raffinato alla mano, però ha dei giocatori potenti; se gli si dà spazio o li si sottovaluta alla fine potrebbe dare fastidio come è avvenuto nello scorso mondiale quando stava per fare il colpaccio alla Scozia; a pochi minuti dalla fine Sant’Andrea, il santo protettore degli scozzesi, affidò l’ovale a Danielli che con un’azione spettacolare riuscì a strappare nei minuti finali un’insperata vittoria della nazionale scozzese.
Alla fine della partita la Romania uscì meritatamente tra gli applausi degli spettatori.

Articolo di Daniele Marano

 


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  1. Daniele Marano scrive:

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