Come si scriveva nell’articolo precedente le nazionali giovanili italiane non brillano per risultati e per fortuna che nella maggiore vengono innestati giocatori che provengono da altri paesi per rafforzare la nazionale, altrimenti a giocare il Torneo del Sei Nazioni potrebbe essere al posto dell’Italia potrebbe essere la Romania, la Russia o la stessa Georgia. Per lo meno la nazionale Under 20 mostra un gioco al pari con le nazioni di quarta fascia, ora più lavoro é necessario tra i più giovani e speriamo che i cambiamenti federali riguardo a accademie, sostegno delle realtà locali e miglioramento degli allenatori diano un aiuto in questo.

Se l’Under 18 italiana perdesse anche la prossima partita sarebbe retrocessa dalla Serie Elite in cui milita alla Serie A (dove militano squadre come Belgio, Cechia, Svezia, Germania, Spagna, Romania e Russia.

 

Comunicato FIR:

Chambery (Francia) – Una sconfitta bruciante e, adesso, un’ultima chance per evitare di chiudere l’Europeo di categoria all’ultimo posto in classifica: battuta oggi pomeriggio a Chambery per 17-12 dai pari età della Georgia, l’Italia U18 di Fabio Roselli dovrà vedersela ora con la perdente di Galles v Portogallo per non chiudere in fondo alla graduatoria dell’elite continentale.

Allo Stade Municipal, nella semifinale per la parte bassa del tabellone giocata questo pomeriggio, Archetti e compagni hanno pagato tenuto a lungo il possesso del pallone provando spesso a muovere palla al largo ma hanno al tempo stesso pagato dazio contro una Georgia che – come pronosticato ieri da Roselli – ha provato ad imporsi fisicamente offrendo un rugby semplice ma efficace.

L’Italia, per conto proprio, ha sprecato possessi in quantità – errori di controllo dell’ovale e touche lanciate storte da Halushka nel primo tempo – e, nell’uno contro uno, ha finito in più di un’occasione per cedere metri nei confronti degli avversari nelle rare occasioni in cui questi hanno provato ad attaccare: le due mete georgiane, una a fine primo tempo e la seconda, pressochè in fotocopia, a metà della ripresa, sono arrivate dopo una serie di iniziative degli avanti avversari apparsi più performanti di Archetti e compagni nella sfida individuale.

Solo nel finale, sotto per 17-5 con un quarto d’ora a disposizione per cercare la rimonta, l’Italia U18 è sembrata capace di scuotersi e di produrre gioco ma, a quel punto, ha dovuto fare i conti con la difesa georgiana che – dopo aver concesso una meta all’Italia a dieci minuti dalla fine – ha retto con grande ordine alle ripetute ondate offensive con cui gli Azzurri hanno chiuso la partita alla ricerca di una rimonta che, però, non è arrivata.