Edinburgo (Scozia) – Il “CT temporaneo” della Scozia, Scott Johnson, ha annunciato la formazione che sabato alle ore 14.30 locali (15.30 in Italia, diretta Sky Sport 2 e differita La7 dalle 17.30) affronterà l’Italia allo Stadio Murrayfield nella seconda giornata dell’RBS 6 Nazioni 2013.
Due i cambi apportati da Johnson rispetto alla partita persa a Twickenham contro l’Inghilterra, con il giovane flanker Rob Harley che rimpiazza l’infortunato Strokosch con la maglia numero sei ed il tallonatore Ross Ford che prende il posto di Hall, che ha problema al ginocchio ma potrebbe essere comunque in panchina come tallonatore di riserva oppure sostituito dal compagno di squadra ai Glasgow Rangers Pat MacArthur. Strokosch vedrà un chirurgo questa settimana riguardo alla ferita facciale sostenuta nella partita contro l’Inghilterra.
“La vittoria italiana sui francesi – ha detto Johnson – è stata meritata e non ci ha sorpresi. Sarà un vero test-match e mi auguro ci sia il massimo incoraggiamento possibile dal parte del pubblico di Murrayfield per sostenere i ragazzi”.
Questa la formazione della Scozia:
Scozia: 15 Stuart Hogg; 14 Sean Maitland, 13 Sean Lamont, 12 Matt Scott, 11 Tim Visser; 10 Ruaridh Jackson, 9 Greig Laidlaw; 8 Johnnie Beattie, 7 Kelly Brown (cap), 6 Rob Harley; 5 Jim Hamilton, 4 Richie Gray; 3 Euan Murray, 2 Ross Ford, 1 Ryan Grant.
a disposizione: 16 Dougie Hall o Pat MacArthur, 17 Moray Low, 18 Geoff Cross, 19 Alastair Kellock, 20 David Denton, 21 Henry Pyrgos, 22 Duncan Weir, 23 Max Evans.
Intanto in casa italiana vi sono stati infortuni. La riserva Gonzalo Canale è stato sottoposto ad ecografia muscolare e risonanza magnetica alla coscia sinistra a seguito di un trauma contusivo riportato contro la Francia: gli esami hanno escluso lesioni muscolari e l’atleta svolgerà nei prossimi giorni allenamenti collettivi con il gruppo e sedute di terapia personalizzate.
La sua situazione verrà rivalutata entro giovedì mattina.
Ma ancor più importante é l’infortunio al titolare (che ha giocato per tutti gli 80 minuti contro la Francia) il centro Alberto Sgarbi. É stato sottoposto ieri sera a radiografia e risonanza magnetica presso la Casa di Cura Villa Stuart di Roma a seguito del trauma distorsivo alla caviglia sinistra riportato domenica. Gli esami strumentali hanno escluso lesioni ossee di tibia e perone ed hanno evidenziato un trauma distorsivo del compartimento esterno con interessamento del legamento astragalo-peroneale anteriore.
Il bravissimo Alberto non sarà quindi disponibile per la partita contro la Scozia e si spera in un suo recupero per il terzo turno. La sua assenza, ed i problemi di Canale, vanno ad aggiungersi alle due assenze di Mirco Bergamasco e Robert Barbieri (che potrebbe scendere in campo con il Benetton, venerdì sera a Newport) e quindi si capisce che l’Italia inizia ad essere in difficoltà per mettere in campo una squadra per competere con le migliori squadre del pianeta. Se consideriamo anche che gli azzurri giocheranno fuori casa e che gli Scozzesi avranno a disposizione 23 ore di extra riposo (hanno giocato sabato pomeriggio) e che gli italiani avranno il viaggio in Scozia da fare, si capisce che le condizioni per ottenere un’altro scalpo, come Martin Castrogiovanni vorrebbe, sono al limite.
Si spera che non si aggiungano altri problemi fisici per gli azzurri e che anzi giocatori che non erano al cento per cento riescano nel frattempo a recuperare per scendere al Murrayfield e poter dare tutto se stessi. Ricordiamo che rispetto alle altre cinque squadre, l’Italia ha meno scelta di giocatori: le altre se fanno una sostituzione riescono a farlo con un giocatore di qualità pressapoco equivalente al sostituito, per l’Italia non é ancora così, anche se l’esperienza di Celtic League si sta facendo valere ed abbiamo una rosa più ampia tra cui scegliere e giocatori che riescono a mantenere un ritmo molto intenso anche per più di 60 minuti.
La Scozia ha giocato bene sabato, ha però fatto diversi errori. Il loro programma questa settimana é lavorare su queste fasi di gioco e, se ciò riuscirà, la Scozia potrebbe trovarsi a giocare come un grande squadrone.
Ci vuole un’altra impresa dell’Italia e sarebbe stupendo se l’Italia riuscisse a fare un inizio come nel 2007, quando in pochi minuti gli azzurri riuscirono a fare tre mete in sette minuti, iniziando con Mauro Bergamasco dopo meno di un minuto di gioco seguito pochi minuti dopo dalla meta di Andrea Scanavacca e poi da quella dell’azzurro Keine Robertson; tre mete di intercetto. Ecco un video per ricordare quei momenti (0-21 in meno di sette minuti):
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