La sera dell’8 settembre Vittorio Sgarbi ha inaugurato la mostra “La Via Geometrica: da Scaccomatto agli Scacchi di Leonardo da Vinci“, liberamente visitabile a Milano, dall’8 al 30 settembre, presso lo spazio espositivo PwC di Viale Monte Rosa 91.
La mostra, allestita dall’artista e architetto Franco Rocco, riporta lo stesso titolo del libro da lui scritto, e da poco stampato, inerente a Leonardo e Luca Pacioli. In quest’opera l’autore fa un’approfondita analisi di un manoscritto, riconosciuto come lavoro preparatorio del famoso “De Ludo Scachorum” (o “Schifanoia”) del grande matematico Frà Luca Pacioli, e intende dimostrare il contributo di Leonardo da Vinci sia a livello di disegni sia di creazione di diagrammi scacchistici. Il manoscritto originale, databile con sicurezza fra il 1497 e il 1508, si trova negli archivi della biblioteca del conte Guglielmo Coronini Cronberg a Gorizia ed è stato riconosciuto come opera autentica dello stesso Pacioli. Franco Rocco vi riconosce anche la mano del grande Leonardo Da Vinci e, nel libro da lui pubblicato presso la casa editrice Due Torri di Bologna, egli illustra i risultati dei suoi studi e ricerche, a convalida della sua tesi.
La presentazione della serata sarebbe toccata a Vittorio Sgarbi ma, considerato il suo ritardo all’evento – dovuto al fatto che egli proveniva dal Palazzo Ducale di Mantova dove aveva preso parte ad una conversazione pubblica intitolata I 500 anni dell’Orlando Furioso (1516-2016) – l’inaugurazione è stata condotta dallo stesso Franco Rocco con il supporto del personale di PwC e del responsabile stampa FSI Adolivio Capece.
Arrivato, Vittorio Sgarbi ha tenuto un primo discorso inaugurale ai presenti e un secondo, più tardi, dopo aver visionato velocemente la mostra. Mentre l’architetto Franco Rocco si era dichiarato sicuro della mano vinciana nel manoscritto, Sgarbi si è limitato a riconoscere la genialità dei due grandi umanisti, immaginandosi un ipotetico incontro di scacchi tra loro con la vittoria di Leonardo, grazie al suo maggior genio creativo, sul non meno intelligente Pacioli.
Franco Rocco, fortemente convinto delle sue affermazioni, ha rivolto l’invito a esperti d’arte e studiosi vinciani, a voler considerare il manoscritto al fine di dimostrare il contributo di Leonardo da Vinci.
Una nota di cronaca: a conclusione della serata, il giornalista Giuseppe Cruciani, conduttore del programma radiofonico “La Zanzara” è passato a salutare il suo amico, e spesso ospite di trasmissione, Vittorio Sgarbi.
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