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Zebre e Benetton sconfitte pesantemente e ultime in classifica a 0 punti. Vale la pena stare in Pro 12? Le alternative.

La Benetton Treviso, in trasferta in Galles contro gli Scarlets, viene sconfitta per 43 a 0, subendo 7 mete. Si sapeva che sarebbe stato un inizio di stagione difficile, visto il grande numero di partenze dalla squadra trevigiana, il cambio d’allenatore e del responsabile sportivo. Ciononostante, il risultato parla da solo e pare essere un passo indietro rispetto a quanto fatto vedere in casa contro Munster nel secondo turno.

Anche per il Zebre Rugby la sconfitta é pesante, ma almeno segnano 5 punti e ne subiscono “solo” 31 a casa del Munster Rugby.

In questo finesettimana le italiane hanno perso di un combinato: 74 a 5. Dopo tre turni sono ultima (Benetton) e penultima (Zebre) in classifica, le uniche due squadre rimaste a 0 punti. I Newport Gwent Dragons, che hanno perso tutte e tre le partite, sono comunque riusciti a fare due punti bonus.

Le italiane invece i punti bonus ne hanno concessi cinque, l’unica partita in cui il bonus non é stato concesso alla squadra avversaria é stato quella di Benetton-Munster in cui gli irlandesi non sono riusciti a segnare che due mete. Le Zebre hanno concesso 15 mete in tre partite, la Benetton Treviso 14; a livello combinato le italiane hanno concesso 29 mete. Se prendiamo tutte e quattro le squadre irlandesi che giocano in Pro 12, ne hanno subite solo 16, con una media di 4 a testa contro i 14,5 delle italiane.

Certo saremo pazienti, aspettando che le squadre italiane trovino l’amalgama e disposizione sul campo giusti, certo tiferemo per le italiane in Pro 12 perché sappiamo che i successi portano poi più visibilità e, conseguentemente, lo sport che ci appassiona diviene più popolare in Italia, ma certo questi sono altri segnali dei seri problemi che il rugby italiano affronta. Le Zebre e la Benetton Treviso sono entrambe squadre che pesano sul bilancio federale per giocare in un campionato che non ottiene visibilità in Italia e in cui le nostre squadre non riescono a giocarsela alla pari con le altre, oltre a far fare costanti viaggi ai giocatori azzurri nelle isole britanniche.

Vale la pena, in questi due prossimi anni, di pensare e valutare se rimanere nel Pro 12 giova al movimento rugbistico italiano e se non convenga invece concentrarsi sul massimo campionato italiano (chiamiamolo pure Top 10, Eccellenza o quello che si voglia) con il rientro di alcuni giocatori celtici in questo campionato.

Alternativamente, si potrebbe creare un campionato “internazionale”, che magari abbia anche l’apporto di sponsor stranieri ed allarghi l’interesse mediatico di tale campionato ad altre nazioni, creando un campionato con squadre italiane e di altri paesi che hanno mostrato di giocare un rugby almeno pari a quello delle squadre italiane: Romania, Georgia, Spagna (e magari Portogallo, Svizzera e Slovenia). I nostri atleti dovranno sempre viaggiare un po’ (ma meno, dal momento che le squadre italiane costituirebbero la maggioranza relativa), ma quello che cambierebbe é che in questo caso l’Italia e la FIR si troverebbero a trainare le altre federazioni invece di essere gli ultimi arrivati e quelli che contano poco in Pro 12.

 

La classifica del Pro 12 può essere vista qui: http://www.pro12rugby.com/matchcentre/table.php

Qui i risultati del Pro 12http://www.pro12rugby.com/matchcentre/fixtures_list.php

 


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