L’ultima edizione dei Pacific Games si è svolta nell’isola di Samoa, nell’Oceano Pacifico, dal 7 al 20 luglio; si è trattato della 16esima edizione, di questi giochi in stile olimpico, nati nel 1963 e a cui partecipano i paesi all’interno dell’Oceano Pacifico. Una competizione che nel tempo è cresciuta: dalle 13 nazioni rappresentate nella prima edizione, con 646 atleti, alle 24 partecipanti in questa edizione e circa 4000 atleti partecipanti (il sito ufficiale dice “quasi 5000”). Articolo di Andrea Galbiati (con aggiunte del redattore).
Come per le Olimpiadi, la manifestazione si svolge ogni 4 anni con gli atleti che, per questa terza edizione disputatosi a Samoa, hanno gareggiato in officialmente 26 sport, ma in pratica in 28 (pallacanestro e pallavolo avevano due gare e formati diversi). A parte in tre, di queste 16 edizioni, ha sempre capeggiato il medagliere la Nuova Caledonia, cosa avvenuta anche in questa edizione in cui si è aggiudicata 76 ori e un totale di 182 medaglie. Seguono Papua Nuova Guinea e Samoa con 38 ori ciascuno e un totale di 130 e 125 medaglie rispettivamente.
Nella boxe erano in gara atleti da 14 nazioni e con tutte queste nazioni che sono andate a medaglia. Le gare si suddividevano in 10 categorie di peso maschili e 3 femminili. Samoa ha fatto la parte del leone vincendo da solo 7 dei 13 ori a disposizione, aggiungendoci anche un bronzo. Al secondo posto nel medagliere Papaua Nuova Giunea con 2 ori, 6 argento e 1 bronzo.
La mia allieva Jennifer Chieng, degli Stati Federati di Micronesia, ha gareggiato nella categoria 60 Kg in cui ha difeso con successo l’oro conquistato nell’edizione 2015 in Papua Nuova Guinea. Solo 3 pugili nella storia hanno vinto 2 ori. In finale ha battuto, per decisione unanime, la pugile di Papua Nuova Guinea Laizani Soma. Jennifer Chieng ha vinto gareggiando, sempre all’attacco e boxando con grande tecnica e intelligenza: nella terza ripresa la sua avversaria veniva anche conteggiata. Giudico la sua prestazione come perfetta!
Adesso si punta alle qualificazioni olimpiche per Tokyio 2020: per il nostro team sarebbe la seconda olimpiade dopo Rio 2016. Ringrazio il capo allenatore della nazionale della Micronesia Erick Divinagracia, Adam e Scott e sono orgolioso di portare la nostra banbiera italiana vittoriosa in giro per il mondo!
Articolo di Andrea Galbiati (con aggiunte editoriali)
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