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Gli azzurri ai Mondiali di chessboxing in Turchia: divisa, sponsor e sogni di gloria.

La FISP, Federazione Italiana ScacchiPugilato, ha comunicato quest’oggi la lista di coloro che faranno parte della delegazione azzurra ai Campionati Mondiali di chessboxing che si svolgeranno ad Adalia, in Turchia, dal 12 al 17 novembre.

 

La divisa della nazionale FISP sarà targata Erreà Sport, azienda parmense del vestiario sportivo. Sulle divise sarà presente anche il logo di SportScience.com il nuovo sponsor del chessboxing italiano. La più sofisticata piattaforma al mondo per studiare la Scienza del Movimento Umano per la Performance, la Prevenzione, il Recupero e la Salute entra quindi in campo per sostenere uno sport, lo scacchipugilato, che è sinonimo di corpo e mente performanti al medesimo tempo.

 

I due atleti azzurri in gara saranno il Campione Europeo, già Campione Italiano, Marcello Gasperini, avvocato milanese, e il dentista romagnolo Marco Muccini, Campione Italiano serie pioneers dei pesi medi. Combatteranno nelle categorie di peso -80 e -75 Kg rispettivamente. In passato il solo atleta che l’Italia ha avuto, a questo tipo di mondiali in formato torneo, è stato Gianpiero Sportelli che, su due partecipazioni, è sempre tornato in patria con una medaglia al collo: bronzo nel 2017 e argento nel 2019.

 

A far parte della spedizione azzurra vi sarà anche Lorenzo Modena, arbitro di scacchipugilato e FSI di scacchi che, ancora diciannovenne, frequenterà ad Adalia il corso per diventare arbitro internazionale WCBO e, durante i mondiali, arbitrerà le riprese di scacchi. Vi sarà anche un altro arbitro FISP: Volfango Rizzi; fu l’arbitro principale agli scorsi mondiali (2019) e, questo mese, ha arbitrato il grande evento dell’IFC a Parigi; egli, come presidente FISP, sarà anche impegnato con l’Assemblea Generale della WCBO e il lavoro delle sue commissioni.

Oltre agli arbitri turchi e all’indiano I.V. Rao, che sarà il responsabile degli arbitri-giudici-cronometristi, l’Italia è l’unico altro paese ad avere arbitri. È senza precedenti che una nazione, non di casa, sia rappresentata da due arbitri: la richiesta degli arbitri italiani è venuta proprio dagli organizzatori turchi ed è sintomo di quanto il movimento del chessboxing italiano sia apprezzato a livello internazionale.

 

Saranno pertanto quattro, di cui due atleti, i rappresentanti azzurri ai Campionati Mondiali. Dopo un’interruzione di due anni a causa covid, i Mondiali di chessboxing riprendono e questo permetterà ad atleti, allenatori, arbitri e dirigenti, di diversi paesi, di ritrovarsi. Vi saranno nuove elezioni per la presidenza e il consiglio della WCBO: un appuntamento importante perché sarà la prima assemblea dopo la scomparsa di Iepe Rubing, l’inventore del chessboxing e, fino alla sua morte, Presidente della World Chess Boxing Organisation.

 

Il presidente della Federazione Turca di Chessboxing, Köksal Arıkan, su nostra richiesta ci ha fatto sapere la lista dei paesi partecipanti. Per la prima volta dovrebbero essere presenti atleti da paesi africani: ci si aspettano atleti sia dal Gambia sia dall’Etiopia e sono diversi gli altri i paesi che si affacciano per la prima volta ai Mondiali in formato torneo: Afghanistan, Kazakistan, Cipro e Spagna. È un segno che questo sport del XXI secolo, nonostante più di due anni tribolati, rimane in continua crescita.

 

E nel frattempo, Gianluca Sirci, il primo chessboxer italiano di sempre (fece il suo primo incontro nel 2008), già Campione Europeo dei pesi massimi (dal 2009) e sfidante del Campione del Mondo a Mosca (2013), ha annunciato che, dopo anni di ritiro, tornerà dapprima ad allenarsi e poi a gareggiare.


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