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Dopo sette patte … vince Sergey Karjakin!

Sergey Karjakin sconfigge, coi pezzi neri, il Campione del Mondo Magnus Carlsen nel corso della sfida valida per il titolo di Campione del Mondo. In una partita in cui il norvegese apre con il pedone di donna per poi optare per un posizionamento dei pezzi, Ad3 e Ab2, atto ad evitare le principali linee teoriche. Quindi una di quelle aperture scelte per testare l’avversario in certe posizioni … ma, ottenuto questo, il campione del mondo giocava troppo velocemente e mancava di mettere pressione alla posizione nera giocando Cb5 sia alla 14ª sia alla 15ª mossa.karj2016

La posizione era ancora di sostanziale equilibrio verso la 30esima mossa ma poi Karjakin guadagnava temporaneamente due pedoni e, alla 37ª, mancava la mossa per entrare in un vantaggio sostanziale. La partita si riportava sui binari di parità e poi, alla 47ª mossa, il russo, pur avendo un pedone in meno, giocava Cd3 invece di optare per un rapido pareggio. Fatto un altro errore alla 51ª, il pedone “a” nero diventava pericolosissimo, anzi, non più stoppabile e Carlsen abbandonava prima di giocare la 53ª mossa.

Dopo 7 pareggi consecutivi, un contendente passa in vantaggio; e si tratta dello sfidante. Con quattro partite rimanenti, la psicologia dell’incontro vede ora favorito il giocatore russo, sebbene Carlsen ha, a sua disposizione, ancora un terzo delle partite del mondiale da giocarsi.

 

VI e VII partita: Sesta patta nella sfida Carlsen vs Karjakin.

V partita: Altra patta a New York, ma stavolta è Karjakin a pressare per il punto.

IV partita: La partita più lunga e altra chance persa da Carlsen.

III partita: Un cavallo in più e 78 mosse non bastano a Carlsen: grande difesa di Karjakin.

I e II partita: Carlsen ci prova ma Karjakin non gli lascia spazio.

Articolo di presentazione: Carlsen vs Karjakin: comincia il Campionato Mondiale di scacchi.

Sito ufficiale: http://nyc2016.fide.com

 

Un paio di interessanti articoli di repertorio:

L’era Carlsen é iniziata in ritardo? I problemi del ciclo per il titolo mondiale.

La bellezza di una sfida mondiale.

 


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